Torino, 31 mag. (askanews) – Condividere il tema delle migrazioni, delle contaminazioni e delle connessioni tra il globale e il locale: è quanto si prefigge il Migranti film festival che debutterà dal 10 al 12 giugno a Pollenzo (Cuneo) all’Università di studi di Scuenze gastronomiche, che lo ha organizzato assieme a Slow Food, nell’ambito del progetto MigrArti del Mibact.
In poco tempo, grazie al passa parola, sono giunti a Pollenzo 2509 film da 113 paesi di cui 174 italiani.
“Credo sia importante che un’università come quella di scienze gastronomiche ponga l’accento sul tema dei migranti, perché c’è una forte interconnessione tra cibo e migrazione. Dobbiamo metterci in testa che l’emigrazione non è un’emergenza, è la caratteristica del nostro secolo” ha detto Luciana Castellina presentando oggi il festival all’associazione Stampa estera di Roma. Carlo Petrini, presidente di Slow food si è detto orgoglioso dei suoi ragazzi: “Pensate che in due mesi e con solo 20mila euro sono riusciti a dar vita a un festival di questa portata che ha una valenza politica oltre che estetica”.
“La volontà di questo festival è affiancare a pellicole belle ed emotivamente coinvolgenti un messaggio politico. I fenomeni migratori non vanno governati, ma accompagnati. Senza il coinvolgimento delle comunità non c’è ospitalità” ha spiegato Petrini.
In giuria ci saranno registi del calibro di Gianni Amelio, Gabriele Salvatores ed Emanuele Crialese.