Venezia, 13 giu. (askanews) – In Veneto, mentre aumentano donazioni e trapianti di organi e tessuti, registra una flessione il settore della donazione di sangue, fenomeno peraltro generalizzato in tutta Italia. Alla vigilia della Giornata Mondiale del Donatore, che si terrà domani, 14 giugno, l’Avis regionale e l’Assessore alla Sanità della Regione, Luca Coletto, lanciano un appello ai tanti cittadini che, con la donazione, possono dare nuova vita a tanti malati.
“Donatori e donazioni non bastano – dice il Presidente di Avis Veneto Giorgio Brunello – e non crescono abbastanza le donazioni di sangue, i nuovi iscritti e i soci totali. Mi auguro – dice Brunello – che questa giornata non sia troppo amara per la nostra realtà veneta, specie con l’arrivo dell’estate, da sempre il periodo più critico per il settore trasfusionale”.
Avis, nell’occasione, rende noti alcuni dati in suo possesso: in Veneto, lo scorso anno, sono calate le donazioni di sangue Avis anche nelle province dove, di solito, si avevano i migliori risultati (come Treviso, Venezia, Rovigo e Verona). In totale, le donazioni di sangue intero da donatori avisini sono state 185.280, con un calo dello 0,96% rispetto all’anno precedente. Non è andata affatto meglio per le donazioni di plasma, passate da 30.823 del 2016 a 27.920 del 2017, con un -9.42%.