Gas Roma, 21 lug. (askanews) – La Cina ha quasi accresciuto del 28,7 per quantità di gas naturale liquido acquistato dalla Russia nei primi sei mesi di quest’anno. Lo hanno riferito oggi le dogane cinesi. In tutto ha importato 2,35 milioni di tonnellate di GNL russo, per un calore di 2,1 miliardi di euro, con un incremento in termini di costo del 182 per cento, secondo quanto ha riferito il South China Morning Post. Per quanto riguarda il GNL, la Russia ha così sorpassato Indonesia e Stati uniti come quarto fornitore totale della Cina. L’incremento è stato favorito dal fatto che Giappone e Corea del Sud hanno applicato le sanzioni contro Mosca per l’invasione dell’Ucraina e quindi diversi cargo sono stati deviati sulla Cina. La fornitura di gas naturale liquido si assomma a quella di gas attraverso il gasdotto Power of Siberia, che due giorni fa ha raggiunto – a quanto ha comunicato Gazprom – il record assoluto di fornitura. Attualmente i volumi forniti alla Cina sono superiori a quelli giornalieri previsti dai contratti a lungo termine. Nella prima metà del 2022 c’è statio un incremento della fornitura del 63,4 per cento. In termini di costi, sono triplicati e la Russia ha ricevuto per i primi sei mesi del 2022 qualcosa come 1,6 miliardi di euro. Pechino, che sta incrementando anche il gas in arrivo dal Turkmenistan (secondo fornitore), intende rafforzare ulteriormente l’acquisto di gas russo con la costruzione del Power of Siberia 2, attraverso la Mongolia, che dovrebbe partire dal 2024, a quanto ha dichiarato al Financial Times il primo ministro mongolo Oyun-Erdene Luvsannamsrai.
Cina: import record di GNL dalla Russia (grazie a sanzioni)
Pechino spinge sugli acquisti anche via gasdotto