Biennale, Eugenio Viola conferma: Tosatti per Padiglione Italia

Il curatore: un artista che è uno e trino

SET 22, 2021 -

Biennale Milano, 22 set. (askanews) – “Ormai non è un mistero, confermo che l’artista del Padiglione Italia è Gian Maria Tosatti”. Eugenio Viola, scelto dal ministro Franceschini come curatore del Padiglione Italia alla Biennale d’arte del prossimo anno, sulla base di una terna selezionata dalla Direzione generale Creatività contemporanea, ha ufficialmente comunicato il nome dell’artista che esporrà nel grande spazio alle Tese dell’Arsenale. “Ritengo la ricerca di Gian Maria Tosatti – ha aggiunto Viola – un unicum nel panorama artistico italiano. La sua formazione performativa tra Varsavia e Pontedera, è confluita nel suo lavoro che si configura sotto forma di dispositivi estetici complessi che investono media differenti e passaggi di scala arditi”. Viola e Tosatti hanno già lavorato insieme ed insieme esprimono, pur con toni diversi, una stessa tensione che possiamo solo definire etica, nel senso più ampio e forte del termine. “Quando mi è stata offerta la possibilità di pensare un progetto per gli spazi del Padiglione Italia – ci ha detto ancora il curatore -, che è anche il padiglione più grande tra le partecipazioni nazionali, ho pensato che fosse la possibilità per affrontare tutta una serie di problemi etici e socialmente impegnati che appartengono al mio modo di intendere la curatela. Credo che sia necessario, che sia etico, portare una serie di urgenze ed emergenze che dal corpo dell’arte passano al corpo sociale”. In attesa di vedere che cosa porteranno in Biennale Tosatti e Viola, resta il fatto significativo che il progetto propone, dopo anni di collettive, un solo artista. “Ho proposto un solo artista – ha concluso Eugenio Viola – per equipararci a quelli che sono gli standard delle altre partecipazioni nazionali e mi sembrava anche interessante provare a costruire un discorso unitario tra me e l’artista che ho invitato. Lo schema trinitario adottato nelle ultime edizioni è stato sostituito da un artista che invece è uno e trino”. Un’immagine di mistica artistica che, a ben guardare, laicamente si adatta molto bene sia al lavoro di Tosatti, sia a quello di Viola. E dal loro Padiglione Italia adesso, è inevitabile, ci si aspetta parecchio. (Leonardo Merlini)