Roma, 19 gen. (askanews) – Nulla potrà mai riportare indietro il loro caro, ma i familiari di Raffaele Degioannis potranno quanto meno rendergli un po’ di giustizia. Il gp del tribunale di Cagliari ha rinviato a giudizio l’uomo accusato di aver provocato il tamponamento a catena che ha portato alla morte di Degioannis. L’incidente – si ricorda – è avvenuto la sera del 28 settembre 2021, alle 20.30, a Dolianova, mentre Degioannis andava tranquillo con la sua bicicletta elettrica. L’inizio del processo è stato fissato per il 9 marzo prossimo. I congiunti di Degioannis, assistiti da Studio3A, si sono costituiti parte civile. Secondo quanto ricostruito dall’inchiesta del pm Marco Cocco, così come cirostanziato dalla perizia cinematica affidata all’ingegner Silvia Falqui Cao, la causa preminente del sinistro è stata individuata nel mancato rispetto della distanza di sicurezza da parte dell’imputato, oltre che nell’eccessiva velocità tenuta. L’imputato – insomma – non si è accorto in tempo che l’automobilista che lo precedeva nella stessa direzione aveva frenato alla vista della bicicletta elettrica di Degioannis, che procedeva a sua volta davanti a lui.
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