Lazio Roma, 25 lug. (askanews) – E’ deceduta l’11 luglio scorso la signora Lucia C., 68 anni, dopo esser stata dimessa dall’ospedale di Formia per una sospetta infezione da Covid. La donna accusava un forte dolore al braccio sinistro e al petto eppure non si sono fatti altri accertamenti. Per questo il marito ha presentato un esposto-denuncia all’attenzione della magistratura inquirente. Sul caso la Regione Lazio ha reso noto di aver istruito un audit clinico interno. L’arrivo in pronto soccorso – si aggiunge – non è servito a nulla. Eppure i sintomi che aveva la signora Lucia erano dei tipici segnali di un possibile infarto in corso – si sottolinea – ma i medici la trovano positiva al Covid, ricollegano le algie al virus e in un’ora e mezza la dimettono. “Neanche il tempo di rincasare che un malore la stronca sotto gli occhi disperati del marito”. Sconvolto e non riuscendo a capacitarsi per la perdita della moglie Lucia, che avrebbe compiuto 69 anni il 17 luglio l’uomo si è rivolto ai legali dello Studio3A ed ha presentato un esposto. Si chiede “con forza” che si faccia piena luce sulla morte della donna e, soprattutto, “che si appuri se siano ravvisabili responsabilità da parte dei sanitari dell’ospedale di Formia per l’errata diagnosi e per quelle dimissioni rivelatesi, con il senno di poi, quanto meno affrettate”. (Segue)
Donna morta a Formia, denuncia in Procura su condotta ospedale
Il marito della signora assistito da legali dello Studio3A