La pandemia Città del Vaticano, 12 gen. (askanews) – “A due anni dall’inizio della pandemia, dobbiamo ammettere di aver mancato molte opportunità per cambiare il nostro atteggiamento”. Lo afferma papa Francesco in un messaggio ad un convegno vaticano che vede la partecipazione di esponenti del mondo economico: “Stiamo perpetrando nuove ingiustizie e disuguaglianze”. Il convegno intitolato “Preparare il futuro, costruire un’economia sostenibile, inclusiva, rigenerativa” è organizzato oggi a Roma dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, e in particolare dalla Commissione Vaticana per il Covid-19, insieme al Network Deloitte. Partecipano all’evento, come relatori, Punit Renjen, ceo di Deloitte Global; Jiang Bo-Kui, Senior Research presso il Taihe Institute; Minouche Shafik, direttore della London School of Economics; Richard Houston, ceo di Deloitte North-South Europe, e Stefano Zamagni, presidente della Pontificia Accademia delle Scienze sociali. “Fin dall’inizio della pandemia ho detto più e più volte che da questa crisi non usciremo uguali”, scrive il papa nel messaggio che è stato letto dal card. Michael Czerny, prefetto ad interim del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale. “Ne usiremo migliori o peggiori, e quel che accadrà dipende dal nostro impegno. Per questo ho chiesto alla Commissione vaticana Covid-19 di preparare il futuro, attingendo alla migliore scienza disponibile, con il realismo del Vangelo e in solidarietà con gli emarginati. Purtroppo, a due anni dall’inizio della pandemia, dobbiamo ammettere di aver mancato molte opportunità per cambiare il nostro atteggiamento. Stiamo perpetrando nuove ingiustizie e disuguaglianze. La cura della nostra casa comune, la distribuzione dei vaccini, l’aumento della fame, la povertà e il commercio delle armi continuano a essere priorità e sfide per tutti. Il mondo dell’economia e della finanza ha una responsabilità importante nel promuovere un cambio di paradigma e aiutare a trovare soluzioni creative. Nell’incontro di oggi, per favore, non facciamo dichiarazioni di intenti o messaggi sui grandi principi: vi esorto a prendere impegni concreti, a fare la vostra parte affinché l’economia e la finanza siano a servizio delle persone e della nostra Madre Terra. Possa la misura del vostro successo essere non i profitti, la crescita e i rendimenti a breve e ancor più breve termine. Ma possa essa essere il numero di persone che escono dalla povertà estrema, che possono lavorare dignitosamente. E’ così difficile – domanda, in conclusione, il papa – assicurare le condizioni per cui ognuno può contribuire a trasformare il mondo con il proprio lavoro? Potete fare la differenza: come vorrei che tutti si assumessero la responsabilità di preparare un futuro diverso!”. Ska/Int2
Papa Francesco: a 2 anni dall’inizio della pandemia molte occasioni sprecate
"Stiamo perpetrando nuove ingiustizie e disuguaglianze"