Roma, 16 apr. (askanews) – “Siamo grati al premier Draghi e al ministro Speranza per aver ascoltato i nostri appelli e le nostre proposte”: così in una nota Federcuochi commentando l’annuncio sulla riapertura della ristorazione dal prossimo 26 aprile.
“Sicuramente – prosegue la nota – è molto importante consentire la ristorazione all’aperto, dando ancora di più la possibilità di snellire la burocrazia, in modo tale che chi ha ristoranti o trattorie nei centro storici o in location particolari, abbia spazio aggiuntivo per la somministrazione e non sia penalizzato a causa delle dimensioni ridotte”.
Secondo i dati dell’Oms, infatti “mangiando all’aperto il virus si contrae meno e, quindi, mangiare distanziati all’aperto potrebbe essere la scelta vincente per far rivivere al meglio i nostri borghi e le nostre località di mare e di montagna. All’interno dei locali si devono ovviamente mantenere i prescritti metri di distanza tra i tavoli. In questo modo, si potrà tornare ad accogliere i turisti stranieri in sicurezza sia fuori che dentro al ristorante. Certo, in Italia siamo fortunati perché il clima, sia al Nord che al Sud, non è mai troppo freddo. Per questo avevamo chiesto di partire anche prima con le riaperture, utilizzando grandi ombrelloni e, ove necessario, riscaldamento con i classici funghi”, conclude Federcuochi.