Roma, 25 feb. (askanews) – Pensare per immagini nel tempo interrotto della pandemia, guardando al paesaggio fisico e mentale disegnato dal coronavirus, è l’idea guida della mostra “Italia in-attesa”, realizzata da 12 fotografi, invitati a realizzare ciascuno un personalissimo progetto sull’Italia chiusa e sospesa nei primi mesi del 2020.
La mostra, promossa dal MiBact e realizzata dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea e dall’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, in collaborazione con le Gallerie Nazionali di Arte Antica, che apre oggi al pubblico (fino al 13 giugno 2021), è ospitata a Palazzo Barberini ed è curata da Margherita Guccione, Carlo Birrozzi, Flaminia Gennari Santori.
Le opere fotografiche sono di dodici autori: Olivo Barbieri, Antonio Biasiucci, Silvia Camporesi, Mario Cresci, Paola De Pietri, Ilaria Ferretti, Guido Guidi, Andrea Jemolo, Francesco Jodice, Allegra Martin, Walter Niedermayr, George Tatge.
Gli autori selezionati hanno realizzato progetti fotografici che raccontano il vuoto e la sospensione nella vita ordinaria in un momento straordinario come la pandemia, hanno sondato paesaggi urbani ed extra-urbani, siti e luoghi della cultura della Penisola, i loro stessi luoghi e gli spazi prossimi ad essi. Le immagini prodotte spaziano tra diversi generi e generazioni, tra diverse modalità e tecniche, tra tradizione e sperimentazione. Obiettivo del progetto e della mostra, infatti, è quello di proporre un racconto corale e polifonico della situazione attuale, dando allo stesso tempo conto di come il lockdown e l’emergenza sanitaria possano aver influito sullo sguardo di alcuni dei principali narratori visivi italiani.
Più di cento le fotografie esposte lungo un percorso che si snoda tra cinque diversi ambienti di Palazzo Barberini (Sala delle Colonne, Cucine Novecentesche, Sala Ovale, Sala Paesaggi, Serra) – tre dei quali aperti al pubblico per la prima volta in questa occasione – creando un dialogo suggestivo tra presente e passato, storia e attualità, architettura e immagine.
Italia in-attesa rappresenta una delle tre azioni, distinte ma complementari del progetto 2020FermoImmagine – ideato e organizzato dal MiBACT con il coordinamento della Direzione Generale Creatività Contemporanea – insieme alla mostra Città sospese. I siti italiani Unesco nei giorni del lockdown, che sarà presto inaugurata a Palazzo Poli, e REFOCUS, open call per fotografi under 40 lanciate nel 2020 in collaborazione con La Triennale di Milano e il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo, per indagare l’Italia durante le misure di contenimento dell’epidemia e che sfoceranno in una mostra.
Le immagini e le fotografie prodotte per Italia in-attesa e Città sospese entreranno a fare parte delle collezioni dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione e saranno destinate a un fondo dedicato alla documentazione del Paese nei mesi difficili dell’emergenza pandemica.