La bellezza della fatica e il gusto dell’impresa
Gaiole in Chianti (SI), 3 ott. (askanews) – "La bellezza della fatica e il gusto dell’impresa": e’ racchiuso tutto in questo motto. Gia’ perche’ L’Eroica e’ si’ fatica, ma anche bellezza, amicizia, condivisione, natura. Oltre 8mila persone, precisamente 8.010 ciclisti hanno preso parte alla 25esima edizione de L’Eroica, a Gaiole in Chianti, in Toscana: una corsa, non una gara, dove non vince nessuno, perche’ tutti vincono.
Si pedala – si va dal percorso piu’ breve di 46 km a quello piu’ lungo di 209 km – lungo tutta la zona della Valdichiana, attraverso strade bianche, assaporando i colori e i sapori delle colline toscane, arrivando fino alla Val d’Orcia. C’e’ chi scende dalla bici perche’ la salita e’ troppo ripida; c’e’ chi fora una ruota e deve continuare spingendo la bici a mano. Non importa, cio’ che conta e’ arrivare.
Si pedala, si fatica, si percorrono sali e scendi, ma quando si arriva al traguardo, accolti dagli applausi dei visitatori, sembra quasi di essere una star. E un brivido ti attraversa il corpo, perche’ – ricordi fra te e te – ce l’ho fatta. E’ il gusto dell’impresa. Per poi ricevere la medaglia. Non c’e’ un podio, la medaglia e’ per tutti.
Lungo il percorso c’e’ tempo di conoscere altri ciclisti, appassionati e non professionisti di sicuro: si parla in inglese, in francese, perfino in portoghese. Perche’ il 38 per cento dei partecipanti arriva dall’estero, per la precisione da 48 Paesi; il 13 per cento sono donne. Insomma un popolo variegato. Chi ha percorso il tratto da 209 km e’ partito alle 4 di notte, per arrivare intorno alle 21 dopo oltre 15 ore di pedalata. Ma il gusto dell’impresa non ha prezzo.
L’Eroica a Gaiole in Chianti con 8mila ciclisti, anche askanews
La bellezza della fatica e il gusto dell’impresa
Gaiole in Chianti (SI), 3 ott. (askanews) – "La bellezza della fatica e il gusto dell’impresa": e’ racchiuso tutto in questo motto. Gia’ perche’ L’Eroica e’ si’ fatica, ma anche bellezza, amicizia, condivisione, natura. Oltre 8mila persone, precisamente 8.010 ciclisti hanno preso parte alla 25esima edizione de L’Eroica, a Gaiole in Chianti, in Toscana: una corsa, non una gara, dove non vince nessuno, perche’ tutti vincono. Si pedala – si va dal percorso piu’ breve di 46 km a quello piu’ lungo di 209 km – lungo tutta la zona della Valdichiana, attraverso strade bianche, assaporando i colori e i sapori delle colline toscane, arrivando fino alla Val d’Orcia. C’e’ chi scende dalla bici perche’ la salita e’ troppo ripida; c’e’ chi fora una ruota e deve continuare spingendo la bici a mano. Non importa, cio’ che conta e’ arrivare. Si pedala, si fatica, si percorrono sali e scendi, ma quando si arriva al traguardo, accolti dagli applausi dei visitatori, sembra quasi di essere una star. E un brivido ti attraversa il corpo, perche’ – ricordi fra te e te – ce l’ho fatta. E’ il gusto dell’impresa. Per poi ricevere la medaglia. Non c’e’ un podio, la medaglia e’ per tutti. Lungo il percorso c’e’ tempo di conoscere altri ciclisti, appassionati e non professionisti di sicuro: si parla in inglese, in francese, perfino in portoghese. Perche’ il 38 per cento dei partecipanti arriva dall’estero, per la precisione da 48 Paesi; il 13 per cento sono donne. Insomma un popolo variegato. Chi ha percorso il tratto da 209 km e’ partito alle 4 di notte, per arrivare intorno alle 21 dopo oltre 15 ore di pedalata. Ma il gusto dell’impresa non ha prezzo.
Gaiole in Chianti (SI), 3 ott. (askanews) – "La bellezza della fatica e il gusto dell’impresa": e’ racchiuso tutto in questo motto. Gia’ perche’ L’Eroica e’ si’ fatica, ma anche bellezza, amicizia, condivisione, natura. Oltre 8mila persone, precisamente 8.010 ciclisti hanno preso parte alla 25esima edizione de L’Eroica, a Gaiole in Chianti, in Toscana: una corsa, non una gara, dove non vince nessuno, perche’ tutti vincono. Si pedala – si va dal percorso piu’ breve di 46 km a quello piu’ lungo di 209 km – lungo tutta la zona della Valdichiana, attraverso strade bianche, assaporando i colori e i sapori delle colline toscane, arrivando fino alla Val d’Orcia. C’e’ chi scende dalla bici perche’ la salita e’ troppo ripida; c’e’ chi fora una ruota e deve continuare spingendo la bici a mano. Non importa, cio’ che conta e’ arrivare. Si pedala, si fatica, si percorrono sali e scendi, ma quando si arriva al traguardo, accolti dagli applausi dei visitatori, sembra quasi di essere una star. E un brivido ti attraversa il corpo, perche’ – ricordi fra te e te – ce l’ho fatta. E’ il gusto dell’impresa. Per poi ricevere la medaglia. Non c’e’ un podio, la medaglia e’ per tutti. Lungo il percorso c’e’ tempo di conoscere altri ciclisti, appassionati e non professionisti di sicuro: si parla in inglese, in francese, perfino in portoghese. Perche’ il 38 per cento dei partecipanti arriva dall’estero, per la precisione da 48 Paesi; il 13 per cento sono donne. Insomma un popolo variegato. Chi ha percorso il tratto da 209 km e’ partito alle 4 di notte, per arrivare intorno alle 21 dopo oltre 15 ore di pedalata. Ma il gusto dell’impresa non ha prezzo.