Milano, 11 dic. (askanews) – Si intitola “La fregatura di avere un’anima” lo spettacolo andato in scena al Teatro Oscar, di e con Giacomo Poretti, diretto da Andrea Chiodi, prodotto dal Teatro de Gli Incamminati, che indaga proprio sulla creazione di un’anima. Ogni genitore, dopo aver generato un figlio, si trova a dover plasmare anche la sua anima e si troverà dunque di fronte a un inevitabile bivio: strutturare una carriera perfetta per il proprio figlio, oppure aiutarlo a stupirsi davanti alla bellezza di una realtà donata?
“Nel 2024 qualsiasi genitore sfido, quando nasce un bimbo immagina di farne una professoressa, un medico, un ingegnere, un architetto, tutto fuorché pensare di fargli un’anima. – ha detto Poretti – Perché è una fregatura? Perché intanto i genitori nel 2024 hanno a disposizione e vivono dentro alla meravigliosa tecnologia che li aiuta in tutto quanto, quindi tutto il resto diventa superfluo. Però questa parolina qua, anima, se tu le consenti di girare nelle tue sinapsi, nel tuo cervello, è difficile liberarsene”.
I neo-genitori possono o organizzare per il proprio figlio un avvenire da influencer, chef, archistar, pallone d’oro, CEO di qualcosa, oppure aiutarlo a stupirsi tutte le volte che aprirà gli occhi, riscoprendo con lui la meraviglia di avere un’anima. “Questo è uno spettacolo molto molto comico, ha tratti anche molto poetici e per certi aspetti anche provocatori” ha concluso Poretti.