Mandato d’arresto Netanyahu, Tajani: la linea è quella mia e di Meloni. Salvini: conto si trovi soluzione – askanews.it

Mandato d’arresto Netanyahu, Tajani: la linea è quella mia e di Meloni. Salvini: conto si trovi soluzione

  Il ministro degli esteri: quella di Salvini è una posizione legittima da segretario di partito
Nov 23, 2024
 

Roma, 23 nov. (askanews) – Quella di Salvini “è una posizione legittima da segretario di partito, la linea è quella indicata dal presidente del consiglio e io, condividendola, la sto mettendo in atto”. Lo ha ribadito il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine dell’assemblea di Confindustria Veneto Est che si svolge a Padova, in merito alle dichiarazioni del collega vicepremier e segretario della Lega, Matteo Salvini, sul mandato d’arresto della Cpi a carico di Netanyahu.

“Quindi valuteremo leggendo le carte la sentenza della Corte internazionale di giustizia – ha proseguito il capo della Farnesina – che deve sempre, con il nostro sostegno, essere una Corte che svolge un ruolo giuridico. Bisogna fare attenzione a non confondere la giustizia con la politica e poi non possiamo mettere sullo stesso piano il capo dei terroristi di Hamas che ha organizzato la strage del 7 ottobre dello scorso anno con il presidente legittimamente eletto di un paese democratico. Poi si può essere contrari alla reazione troppo dura che noi abbiamo contestato”, ha concluso.

Oggi Tajani, a Repubblica, tornando sulle dichiarazioni di Matteo Salvini per il mandato di arresto nei confronti di Netanyahu emesso dalla Corte penale europea, aveva sottolineato: “La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. È una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C’è di mezzo un Paese. E quindi la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri. Poi un leader di partito parla di quello che vuole. Ma restano opinioni politiche di leader di partito, che però non diventano automaticamente la linea dell’esecutivo. Io tendo a evitare di rispondere a nome del governo su questioni legate alle competenze degli altri ministri”.

Da parte sua il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, arrivando all’assemblea nazionale di Confartigianato Trasporti, ha affrontato nuovamente la questione del mandato di arresto della Corte penale internazionale dell’Aja per il primo ministro israeliano, sottolineando: “Conto che si trovi una soluzione perché sicuramente non è Netanyahu il criminale di guerra”. “I terroristi islamici sono il problema per l’Italia e per il mondo – ha aggiunto -, quindi conto che il problema non si ponga mai”. Alla domanda se se ne parlerà del caso, Salvini ha risposto: “Certo che ne parleremo”. Anche il ministro della Difesa Guido Crosetto ha espresso perplessità sul mandato d’arresto. “”Una sentenza più politica che tecnica. Ne approfondiremo tutti gli aspetti “, ha detto il ministro della Difesa a margine di un evento a Napoli, aggiungendo: “E’ assurdo mettere sullo stesso piano il leader di un’organizzazione terroristica che ha attaccato innocenti e ha provocato la reazione con chi guida legittimamente uno Stato democratico e si sta difendendo”.