I governatori Bardi e Fontana esprimono apprezzamento per la presentazione del libro di Biagio Maimone – askanews.it

I governatori Bardi e Fontana esprimono apprezzamento per la presentazione del libro di Biagio Maimone

Set 27, 2024
Roma, 27 set. – Il giornalista milanese Biagio Maimone, residente ad Assago, in Lombardia, e originario di Maratea, in Basilicata, Direttore dell’ufficio stampa dell’ Associazione “Bambino Gesù del Cairo”, il cui Presidente è Monsignor Yoannis Lazhi Gaid, già Segretario personale di Sua Santità Papa Francesco, presenterà, martedi 15 ottobre, alle ore 17.30, nella Sala Conferenze dell’Istituto Italiano di Cultura di New York, a Park Avenue, il suo saggio intitolato “La Comunicazione Creativa per lo sviluppo socio-umanitario”, edito dalla Casa Editrice TraccePerlaMeta.
La presentazione del libro è stata inserita nel programma delle iniziative
per l’edizione 2024 della Settimana della Lingua Italiana nel mondo , il cui tema quest’anno è ‘La cultura della bellezza”.
I Presidenti delle due Regioni Basilicata e Lombardia, Vito Bardi e Attilio Fontana, hanno espresso il loro apprezzamento per la presentazione del libro a New York del giornalista nel corso della Settimana della lingua italiana nel mondo.
I due amministratori regionali si erano già incontrati lo scorso anno per sostenere l’iniziativa “Area Sud della Basilicata Patrimonio Mondiale dell’umanità” promossa dallo stesso Maimone e dal Gal – “La Cittadella del Sapere” di Nicola Timpone.
“Una presenza la sua che dà visibilità e merito alla nostra Basilicata essendo Lei espressione di questa terra di incanto e di meraviglie” ha scritto il Presidente Vito Bardi,
il quale ha sottolineato: “Il tema che propone attraverso le pagine del suo libro è di straordinaria importanza in un tempo in cui il linguaggio rappresenta sempre più quel luogo di incontro e dunque di confronto tra le parti. Uno spunto per riflettere sul valore della parola e sul ruolo della comunicazione in quest’epoca caratterizzata da conflitti atroci che sfociano sovente in una disumanità disarmante”.
Attilio Fontana, in merito, ha scritto: “In occasione della Settimana della Lingua Italiana nel mondo, tale iniziativa assume un significato degno di plauso. Essa contribuisce ad avviare una costruttiva riflessione a favore di una nuova cultura della comunicazione, oltre che a rappresentare anche
la ricca tradizione lombarda.
Condivido appieno lo spirito di ricerca di un linguaggio in grado di creare relazioni di valore, fondate sul dialogo rispettoso della verità e della dignità umana.
Il contesto in cui viviamo, ancora purtroppo segnato da conflitti e disagio sociale, non può che trarre giovamento da considerazioni così profonde come quelle da Lei
esposte.
In più occasioni, mi sono espresso a favore di una comunicazione – giornalistica, mass mediatica come anche politica e istituzionale – capace di creare uno spazio di confronto
costruttivo e inclusivo.
Nell’impegno a creare “ponti di umanità”, annovero l’istituzione nella nostra amata Regione di una consulta per l’integrazione e la promozione del dialogo interreligioso”.
Il libro sta riscuotendo molto interesse in quanto propone la necessità di fondare un nuovo modello comunicativo che ponga al centro la relazione umana ed, ancor più, l’emancipazione morale ed umana della società odierna.
La metropoli statunitense rappresenta la prima tappa internazionale del giornalista, il quale intende presentare la sua opera letteraria nelle principali
città europee, in Egitto e negli Emirati Arabi.
Il libro ha ricevuto, inoltre, la Benedizione Apostolica di Sua Santità Papa Francesco.
Nel suo libro Maimone afferma che Il dialogo è la condizione imprescindibile per realizzare la pace ed esso vive se chi comunica utilizza la
“parola vitale”, tale in quanto genera la vita e non il conflitto.
La comunicazione è vitale, pertanto, quando fa sgorgare dal cuore umano l’amore per la “Bellezza”, che è l’espressione di un disegno di amore insito nell’interiorità di ogni persona, da proiettare nella realtà per emanciparla e renderla una dimora accogliente per tutti, nella quale non vi è posto per la violenza e la conseguente esclusione. L’Amore per la “Bellezza”, da veicolare attraverso la comunicazione, la parola scritta e parlata, inevitabilmente, conduce all’amore per i deboli, per gli ultimi, al fine di renderli forti, inclusi, risvegliando in loro la gioia di vivere.
L’amore per la “Bellezza” si prefigge la diffusione di quella “Parola” capace di veicolare la “Pedagogia della Pace”, che crea ponti di umanità e quel dialogo che fa vivere le differenze, accogliendole in un progetto di vita.
Biagio Maimone ha promosso a livello giornalistico il dialogo interreligioso attraverso le iniziative dell’Associazione “Bambino Gesù del Cairo”, di cui egli è Direttore della Comunicazione, fondata in seguito alla sottoscrizione del Documento sulla ‘Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune’, il 4 febbraio 2019, da Sua Santità Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb.
Il suddetto Documento ha dato vita a numerosi frutti, tra i quali la realizzazione della Casa della Famiglia Abramitica, edificata nella città di Abu Dhabi, che è uno tra i progetti più rilevanti in quanto pone le basi del dialogo interreligioso creando uno spazio fisico, un territorio comune su cui sono stati edificati tre luoghi di culto diversi (una Chiesa, una Sinagoga e una Moschea), posti l’uno accanto all’altro, in ciascuno dei quali si praticano religioni diverse, le quali si interfacciano reciprocamente per dialogare su ogni tema della vita religiosa ed umana.
Gli altri progetti sono l’Orfanotrofio ‘Oasi della Pietà’, i Convogli medici, l’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù del Cairo”, che è il primo Ospedale del Papa fuori dall’Italia, la “Scuola della Fratellanza Umana” la “Catena dei Ristoranti della Fraternità Umana”, denominata ‘Fratello’, che offre pasti gratuiti alle famiglie bisognose egiziane
“Nel saggio ho voluto porre in luce la necessità di creare un modello comunicativo che tenga conto dell’importanza inconfutabile dell’uso appropriato della parola, superando quelle distorsioni, ormai consuete, che la rendono veicolo di offese, di menzogne, nonché di calunnie, che ledono la dignità umana dell’interlocutore e di ascolta o legge.
Possiamo constatare come spesso i mass media, i social molto di più, veicolano messaggi i cui contenuti sono pervasi dalla violenza e dall’odio
sociale, dall’intento di screditare e porre sul rogo chi ritengono essere un avversario.
Ciò che emerge è il farsi strada di una subcultura della comunicazione che rischia di impoverire sempre più la relazione umana, in quanto i messaggi
che essa trasmette sono diseducativi.
Nel mio testo, che intende contrastare tale impoverimento culturale e la sua nocività, si rimarca che la parola è vita in quanto deve generare la
vita nelle sue espressioni più nobili e spirituali, perchè essa penetra nelle coscienze individuali e collettive e, se è sorretta dalla violenza e
dalla menzogna, crea una coscienza umana che è guidata da disvalori che impoveriscono i singoli individui e, conseguentemente, l’intera collettività
ed il contesto sociale.
Umanizzare il linguaggio affinché sia veicolo della ‘Pedagogia della Vita’ definisce il significato autentico del mio impegno giornalistico, che sono certo possa essere condiviso da chi fa della comunicazione lo strumento mediante cui giungere al mondo interiore di chi ascolta, al fine di arricchirlo e non impoverirlo attraverso un uso distorto e, pertanto, nocivo del linguaggio.
L’ epoca contemporanea pone in luce un crescente smarrimento di natura spirituale e morale, che si riflette sulla relazione umana, sulle relazioni tra gli Stati e i Continenti dell’intero universo, generando conflitti, nonché povertà morale e materiale. Ne è testimonianza l’insorgere continuo di conflitti in numerosi territori del mondo.
Quel che manca è la ‘Cultura Umana’ , la ‘Cultura della Fratellanza Umana’ e la ‘Cultura’ intesa come conoscenza profonda della realtà e del significato autentico del valore dell’essere umano, in quanto soggetto pensante, nel cui mondo interiore vivono i valori che gli attribuiscono un valore regale
rispetto a tutte le altre creature ed, ancor più, rispetto alle cose” ha dichiarato Biagio Maimone, il quale ha sottolineato inoltre: “La cultura umana
consente di cogliere la bellezza depositata nell’interiorità della persona, generata dallo splendore divino che alberga nell’animo umano.
E’ compito di chi comunica porre al centro la ‘Cultura Umana’ ed, in tal modo, rimarcare il valore supremo dell’essere umano, che lo distingue dalle cose materiali.
Per tale motivo intendiamo insegnare, partendo dai rudimenti della conoscenza, quell’arte che già Fromm rivendicava come valore supremo, che è l’arte di amare. Occorre insegnare, pertanto, ad amare. Occorre, pertanto, comunicare l’amore.
Ed ecco la necessità di fare in modo che la nostra pedagogia comunicativa sia tesa al recupero dei valori dell’arte e della spiritualità, entrambi
appartenenti alla sfera etica e morale della vita dell’individuo, necessari per alimentare e far progredire ogni dimensione della vita umana.
Si tratta di ritrovare la bellezza morale attraverso la comunicazione, che diviene, innanzitutto, insegnamento morale, talmente incisivo da poter migliorare l’interazione umana.