Roma, 30 apr. (askanews) – Pur in presenza di forti tensioni geopolitiche a livello internazionale, i rischi per la stabilità finanziaria in Italia sono in lieve riduzione, anche per effetto del favorevole andamento dei mercati. Lo rileva la Banca d’Italia nell’ultimo Rapporto sulla stabilità finanziaria.
Rispetto allo scorso novembre, osserva l’istituzione di Via Nazionale, il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani a dieci anni e quelli tedeschi è diminuito; le condizioni di liquidità sono migliorate ulteriormente, con scambi che a febbraio scorso hanno raggiunto un nuovo massimo storico.
Sebbene ancora fragile, il quadro macroeconomico si è stabilizzato, si legge, in un contesto caratterizzato da solidità del mercato del lavoro, consolidamento del processo di disinflazione e miglioramento del saldo delle partite correnti. Le più recenti previsioni prefigurano inoltre un rafforzamento della crescita nella seconda parte dell’anno.
Al tempo stesso, però, il permanere del rapporto tra debito pubblico e Pil su valori elevati rimane tuttavia un fattore di rischio, avverte lo studio, in particolare in caso di sviluppi dell’economia meno favorevoli di quanto atteso.