Napoli, 15 gen. (askanews) – E’ online sul sito ufficiale del Comune di Napoli una pagina dedicata al rischio bradisismo e a tutte le relative comunicazioni in merito. E’ possibile consultare la pagina, che sarà costantemente aggiornata, all’indirizzo: https://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/ID Pagina/50464 “In considerazione dell’intensificarsi del fenomeno bradisismico – si legge sulla pagina web del Comune – è stato approvato in data 12 ottobre 2023 il decreto legge n. 140 recante ‘Misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei’ (Gazzetta ufficiale n. 239 del 12 ottobre 2023), successivamente convertito in legge n. 183 il 7 dicembre 2023. Il provvedimento si prefigge lo scopo di definire misure preventive e urgenti per fronteggiare, anche mediante il ricorso a procedure semplificate, gli effetti dell’evoluzione del fenomeno bradisismico in atto nell’area dei Campi Flegrei, sui sistemi urbani e metropolitani di alcuni Comuni o parti di Comuni della Città Metropolitana di Napoli”. Il decreto-legge prevede, tra l’altro: la redazione di un piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate direttamente interessate dal fenomeno bradisismico; lo sviluppo di un piano di comunicazione alla popolazione; la redazione di pianificazione speditiva di emergenza per l’area del bradisismo; misure urgenti per la verifica della funzionalità delle infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali; misure urgenti per il potenziamento della risposta operativa territoriale di protezione civile. “La zona di intervento per l’applicazione delle misure descritte è stata definita a valle di una serie di incontri con i Centri di Competenza che operano e hanno operato nell’area flegrea (Ingv-Ov, Cnr-Irea, Plinius) ed avallata dalla Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi (Cgr) su richiesta del Dipartimento nazionale di Protezione civile (Dpc). Successivamente l’area è stata trasmessa ai comuni dell’area flegrea interessati al fenomeno, tra cui il Comune di Napoli”, è scritto ancora sulla pagina.