Shoah, al Cnr quattro pietre d'inciampo per la famiglia Anticoli – askanews.it

Shoah, al Cnr quattro pietre d'inciampo per la famiglia Anticoli

A Roma. Carrozza: “Leggi razziali momento triste per scienza”
Gen 10, 2024
Roma, 10 gen. (askanews) – Il 16 ottobre 1943 Giacomo Anticoli, ebreo, usciere del Consiglio nazionale delle ricerche venne catturato a Roma insieme alla moglie Gemma e alle figlie Fiorella di 8 anni e Luciana di 5 durante la più grande operazione di rastrellamento di ebrei effettuata nella capitale. Due giorni dopo partiranno per Auschwitz senza fare più ritorno. A loro sono dedicate quattro pietre di inciampo, poste nel piazzale antistante la sede centrale del Cnr a Roma, per commemorare la famiglia Anticoli e simbolicamente tutte le vittime delle leggi razziali. La posa delle pietre di inciampo – la prima in un ente pubblico di ricerca – è avvenuta a un anno esatto dalla firma dell’accordo scientifico tra enti di ricerca ed enti ebraici per la raccolta di documenti e testimonianze dell’impatto che le leggi razziali ebbero sulla comunità scientifica e accademica italiana, che implementa il progetto “Pagina della Memoria”.

“Il progetto ‘Pagina della Memoria’ – ha detto ad askanews Aldo Winkler, fisico dell’INGV e coordinatore del progetto – è nato circa due anni fa, il 27 gennaio 2022, in corrispondenza con il Giorno della Memoria come sito internet per il mio coinvolgimento, innanzitutto per la mia identità ebraica e di interesse nello studio dell’impatto delle leggi razziali sulla comunità scientifica e accademica in Italia. Da allora nostro scopo fondamentale è stato unire altri enti in questa ricerca e abbiamo stipulato un anno fa un accordo fondamentale con Accademia dei Lincei, Inapp, Unione delle Comunità ebraiche italiane e Comunità ebraica di Roma. Da quel progetto è nata la ricerca archivistica che ha portato oggi a individuare nella famiglia Anticoli di Giacomo le persone cui intitolare le pietre di inciampo e seguirà l’anno prossimo un’altra cerimonia per la piccola Fiorella Anticoli, figlia di Leone Anticoli che era un dipendente dell’Istituto nazionale di Geofisica”.

Nell’ambito del progetto il Cnr ha avviato un lavoro di ricerca per individuare i dipendenti ebrei che, in seguito all’emanazione delle leggi razziali, nel 1939 vennero “dispensati” dal servizio e quindi persero il lavoro, come Giacomo Anticoli e come donne e uomini di cultura, a cui fu impedito di esercitare la professione. Ad oggi ne sono stati individuati 10 e la ricerca prosegue.

“La pagina della memoria – ha aggiunto Maria Chiara Carrozza, presidente del Cnr – è un accordo molto importante, riguarda un progetto di ricerca di ricostruzione della vita e della storia delle persone che sono state coinvolte prima nell’allontanamento dalla vita lavorativa, professionale del mondo della ricerca e della scienza e poi anche, come nel caso delle persone che oggi celebriamo e commemoriamo, deportate ad Auschwitz. Quindi è uno sforzo di ricostruzione scientifica ma anche di intreccio tra la scienza e una delle pagine più buie della storia italiana, quella delle leggi razziali e dell’allontanamento e della deportazione. Le leggi razziali sono state un momento particolarmente triste per la scienza italiana, perché anche il manifesto che è alla base poi della scelta dell’allontanamento delle persone ebree dalla ricerca e dall’università era fondato su una pseudo-scienza, cioè sull’idea della razza e noi sappiamo che scientificamente non ha nessun valore questa idea. E che sia stata portata proprio la biologia, la scienza per motivare questa scelta è veramente un oltraggio a quello in cui tutti noi crediamo”.