Roma, 17 ott. (askanews) – L’Antitrust europeo e le autorità nazionali di tutela della comncorrenza puntano i fari sugli influencer e sulle loro le pratiche commerciali. Con un comunicato, la Commissione Ue rileva come “l’influencer marketing sia diventato un pilastro dell’economia digitale, che dovrebbe raggiungere un valore globale dei 19,98 miliardi di euro nel 2023”. Per questo nelle prossime settimane la Commissione e le autorità nazionali della rete di cooperazione per la tutela dei consumatori “esamineranno i post online per individuare le testimonianze e le sponsorizzazioni che possono fuorviare i consumatori”.
“Gli influencer coinvolti in attività commerciali regolari, come le collaborazioni per pubblicizzare prodotti o servizi, sono considerati operatori commerciali ai sensi del diritto dell’Unione in materia di tutela dei consumatori, e sono perciò tenuti a comunicare la pubblicità in modo trasparente – avverte la Commissione -. Il risultato di questa indagine a tappeto sui social media confluirà nel controllo dell’adeguatezza dell’equità digitale, il quale contribuirà a valutare se sia necessaria una nuova legislazione per rendere i mercati digitali sicuri quanto quelli offline”.
La Commissione europea ha inoltre varato la piattaforma “Influencer Legal Hub”, sulla quale gli influencer e i creatori di contenuti possono trovare informazioni sulla legislazione dell’Unione in materia di pratiche commerciali leali, il che “li aiuterà a rispettare le norme”, aggiunge l’esecutivo comunitario.
L’Influencer Legal Hub fornisce video di formazione animati e un catalogo di risorse sviluppato in collaborazione con esperti del mondo accademico. Gli influencer, recita un comunicato, possono informarsi sui loro obblighi giuridici, in particolare riguardo a quando, dove e come devono dichiarare le loro attività pubblicitarie sui social media, a cosa devono fare in relazione alla dovuta diligenza professionale e a quali diritti hanno i consumatori quando acquistano un prodotto o un servizio direttamente da loro.