Roma, 24 ago. (askanews) – Per il enatore Marcello Pera, ex presidente di Palazzo Madama, senatore di FdI, il generale Roberto Vannacci “ha detto cose che in Italia, ma anche all’estero basti pensare allo scandalo Usa sui gay nell’esercito pensano in molti. E che, però, come ufficiale dell’esercito non poteva dire”.
In un’intervista sul Corriere della Sera spiega che Vannacci non poteva dire certe cose “perché per chi indossa una divisa, o una toga, il dovere di rappresentare l’istituzione prevale sull’espressione del libero pensiero” e “non ci si aspetta che un ufficiale apra bocca e dica cose che gli passano per la testa. Ma che parli in rappresentanza dell’istituzione. In un sistema democratico e liberale nelle Forze armate il dovere viene prima del diritto”.
“Crosetto ha fatto bene – aggiunge Pera – Era il ministro, non solo un esponente di FdI. Aveva il dovere di tutelare la difesa e le Forze armate da ogni colore politico. L’ufficiale non rappresenta solo se stesso, ma parte dello Stato”. Ora la politica corteggia Vannacci: “Usa slogan facili che raccolgono consensi nelle strade e nelle piazze e siccome i voti non olezzano è possibile che si candidi. Ma non gli auguro di entrare in Parlamento. Sarebbe il primo deluso”.