Cina, ergastolo per funzionario che favorì mining criptovalute – askanews.it

Cina, ergastolo per funzionario che favorì mining criptovalute

Avrebbe fatto mascherare l’attività vietata
Ago 23, 2023

Roma, 23 ago. (askanews) – Un tribunale cinese ha condannato all’ergastolo oggi un ex alto funzionario a livello provinciale, Xiao Yu, che fu licenziato nel 2021 per aver sostenuto il mining di criptovalute come amministratore locale, nonostante il divieto imposto da Pechino. Lo riferiscono i media cinesi.

Xiao, ex segretario del Partito comunista cinese a Fuzhou ed ex membro della Conferenza consultiva politica del popolo cinese, è stato condannato sulla base della prammatica accusa di corruzione.

L’alto funzionario era finito in disgrazia per aver fornito tra il 2017 e il 2021 sostegno fiscale, di capitale e di elettricità alle società locali di mining di criptovalute, in violazione della legge, ha affermato la Corte intermedia del popolo di Hangzhou.

Inoltre ha anche accettato circa 125 milioni di yuan (17 milioni di dollari) in tangenti tra il 2008 e il 2021 e ha fornito favori ad alcune aziende e individui, secondo il tribunale di Hangzhou.

Xiao, 61 anni, è il funzionario cinese più anziano ad essere stato punito per aver sostenuto il mining di criptovalute. All’inizio di quest’anno, è stato pubblicamente svergognato in un programma televisivo nazionale della tv pubblica CCTV, secondo la quale avrebbe aiutato una società locale di mining di criptovalute a mascherare le sue attività.

Pechino mantiene un’intensa ostilità nei confronti delle attività legate alle criptovalute. Nel programma andato in onda a gennaio, si segnalava come Xiao avrebbe incaricato un’azienda locale chiamata Jiumu Group Genesis Technology, che il funzionario ha presentato come un esempio dell’economia digitale locale, di “mettere in piedi una messinscena” durante le visite e le ispezioni di altri funzionari governativi.

L’ex funzionario ha anche chiesto ai dipartimenti governativi competenti di falsificare i dati, per nascondere l’elevato consumo energetico dell’azienda – risultato dell’utilizzo di 160mila macchine per il mining di criptovalute – che rappresentavano il 10% del consumo totale di elettricità di Fuzhou.

“Sono un peccatore per la gente di Fuzhou e li ho delusi”, ha detto Xiao davanti alla telecamera nel programma, una forma di autocritica mediatica. “A causa della mia visione distorta dei risultati politici… ho agito in modo sconsiderato, causando perdite così gravi”.