Firenze, 19 lug. (askanews) – Parte da Firenze il primo road show “La pandemia Diabete T2: dai modelli organizzativi, alle criticità gestionali, alle nuove opportunità di cura”, promosso da Motore Sanità con il contributo incondizionato di Menarini.
“Il Diabete è una delle malattie croniche più diffuse al mondo, ampiamente diffusa anche nel nostro Paese”, spiega Claudio Zanon, Direttore Scientifico Motore Sanità, aprendo la tavola di lavoro in corso di svolgimento a Firenze, presso Palazzo del Pegaso (Consiglio Regionale della Toscana). “Come è noto esistono due forme il Diabete: quello di Tipo 1 e quello di Tipo 2 ed entrambi presentano problematiche e risoluzioni diverse. Oggi vi è sempre di più la necessità di curare i pazienti diabetici favorendo la loro autogestione di controllo e, allo stesso tempo, di riuscire a dare ai diabetici stessi quelli che sono i cosiddetti farmaci innovativi che possono incidere in maniera importante sul controllo della glicemia e agire sulle complicanze del Diabete (in primis il cuore). Occorre pensare in maniera organizzata alla presa in carico del paziente diabetico che va territorializzata, anche grazie alla disponibilità di questi nuovi farmaci, liberando così gli ospedali”.
“Sono felice che oggi gli spazi istituzionali dell’assemblea legislativa Toscana possano ospitare questo importante momento di approfondimento”, ha detto Enrico Sostegni, Presidente III Commissione sanità e politiche sociali, Consiglio Regionale della Toscana. “Occasioni di confronto che arricchiscono il Servizio Sanitario Regionale e stimolano gli operatori a un rapporto con chi governa questo sistema perché possano essere prese le misure più opportune sia per la cura, sia per la programmazione degli interventi”.
“La Regione Toscana ha adottato un modello di gestione integrata della cura del Diabete, basato sulla centralità della persona e sulla multiprofessionalità”, continua Simone Bezzini, Assessore al Diritto alla salute, politiche per la promozione della salute, prevenzione, cura e riabilitazione, Regione Toscana. “In questi anni è stato fondamentale l’ascolto e la collaborazione delle associazioni dei pazienti diabetici e dei professionisti delle Asl, sinergia che nel tempo ha portato a importanti risultati come l’adozione del “Nuovo PDTA per il diabete nell’adulto”, “Il PDTA sul Piede diabetico”, al fine di integrare il percorso territorio-ospedale-territorio, fino alla costituzione della Rete regionale della patologia diabetica che ha uniformato i protocolli diagnostici terapeutici a livello regionale, ed individuato linee guida come l’automonitoraggio glicemico. Giornate come quelle di oggi di condivisione e confronto sono fondamentali per costruire nuove strategie e soluzioni per migliorare la qualità della vita delle persone diabetiche”.