Roma, 20 set. (askanews) – IL FATTO
Via libera al riordino dei Ministeri: Turismo torna al Mibac di Franceschini, il Commercio Estero alla Farnesina di Di Maio
Il Consiglio dei Ministri si è riunito giovedì 19 settembre 2019, alle ore 15.55 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza Riccardo Fraccaro .La riunione del Governo è terminata alle ore 17.34. Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, del Ministro dei beni e delle attività culturali Dario Franceschini, del Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo Teresa Bellanova, del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Luigi Di Maio, del Ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli, del Ministro della difesa Lorenzo Guerini, del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli e del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Sergio Costa, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per il trasferimento di funzioni e per la riorganizzazione dei Ministeri per i beni e le attività culturali, delle politiche agricole alimentari e forestali e del turismo, dello sviluppo economico, degli affari esteri e della cooperazione internazionale, delle infrastrutture e dei trasporti e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché per la rimodulazione degli stanziamenti per la revisione dei ruoli e delle carriere e per i compensi per lavoro straordinario delle forze di polizia e delle forze armate e per la continuità delle funzioni dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. In particolare, il testo prevede:
– il ritrasferimento al Ministero per i beni e le attività culturali delle funzioni esercitate dal Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo in materia di turismo;
– l’attribuzione al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale delle competenze in materia di commercio internazionale e di internazionalizzazione del sistema Paese, già attribuite al Ministero dello sviluppo economico;
– l’ulteriore proroga, fino all’insediamento del nuovo Consiglio e comunque fino a non oltre il 31 dicembre 2019, del mandato del Presidente e dei componenti del Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che continuano a esercitare le proprie funzioni, limitatamente agli atti di ordinaria amministrazione e a quelli indifferibili e urgenti;
– norme in materia di rimodulazione degli stanziamenti per la revisione dei ruoli e delle carriere delle forze di polizia e delle forze armate, nonché norme sui compensi per il lavoro straordinario, al fine di soddisfare le esigenze di pagamento dei compensi per le prestazioni di lavoro svolte dal personale delle forze armate;
– l’istituzione della struttura tecnica per il controllo interno del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che avrà, tra l’altro il compito di definire i criteri per assicurare la migliore utilizzazione delle risorse pubbliche mediante il controllo di gestione e di effettuare controlli attraverso verifiche di audit interno;
– la modifica della organizzazione del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca.
Il Consiglio dei Ministri ha inoltre condiviso l’impegno ad adottare a breve ogni utile iniziativa che consenta di individuare risorse idonee per finanziare le prestazioni di lavoro straordinario delle forze di polizia.
OBIETTIVO SUL CONSIGLIO DEI MINISTRI DEL 19 SETTEMBRE 2019
Approvato il decreto sulla sicurezza della rete informatica, nasce il ‘perimetro di sicurezza nazionale cibernetica’
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica. Il decreto mira ad assicurare un livello elevato di sicurezza delle reti, dei sistemi informativi e dei servizi informatici delle amministrazioni pubbliche, nonché degli enti e degli operatori nazionali, pubblici e privati, attraverso l’istituzione di un perimetro di sicurezza nazionale cibernetica e la previsione di misure idonee a garantire i necessari standard di sicurezza rivolti a minimizzare i rischi consentendo, al contempo, la più estesa fruizione dei più avanzati strumenti offerti dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Inoltre, il testo integra e adegua il quadro normativo in materia di esercizio dei poteri speciali da parte del Governo, con particolare riferimento a quanto previsto dal decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, in modo da coordinare l’attuazione del Regolamento (UE) 2019/452, sul controllo degli investimenti esteri, e apprestare idonee misure di tutela di infrastrutture o tecnologie critiche ad oggi non ricadenti nel campo di applicazione del decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21. Le nuove norme, tra l’altro:
– definiscono le finalità del perimetro e le modalità di individuazione dei soggetti pubblici e privati che ne fanno parte, nonché delle rispettive reti, sistemi informativi e servizi informatici rilevanti per le finalità di sicurezza nazionale cibernetica;
– prevedono il coinvolgimento del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (CISR) nella fase attuativa;
– istituiscono un meccanismo teso ad assicurare un procurement più sicuro per i soggetti inclusi nel perimetro che intendano procedere all’affidamento di forniture di beni e servizi di information and communication technology (ICT) destinati a essere impiegati sulle reti, sui sistemi e per i servizi rilevanti;
– prevedono che l’esercizio dei poteri speciali in relazione alle reti, ai sistemi informativi e ai servizi strategici di comunicazione a banda larga basati sulla tecnologia 5G sia effettuato previa valutazione degli elementi indicanti la presenza di fattori di vulnerabilità da parte dei centri di valutazione individuati dalla nuova normativa e, con riferimento alle autorizzazioni già rilasciate ai sensi del decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, la possibilità di integrare o modificare le misure prescrittive già previste alla luce dei nuovi standard.
LE ALTRE DECISIONI DEL CDM DEL 19/09/2019
-Provvedimenti di Protezione Civile
-Il Consiglio dei Ministri ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza nel territorio dell’isola di Stromboli, ricompresa nel comune di Lipari, in provincia di Messina, in relazione allo stato di attività del vulcano Stromboli, conseguente agli eventi parossistici che si sono verificati nei giorni 3 luglio e 28 agosto 2019. Il Governo ha inoltre approvato la dichiarazione dello stato di emergenza nei territori delle province di Arezzo e di Siena interessati dagli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni 27 e 28 luglio 2019.
-Leggi Regionali, impugnative nulla osta e rinunce
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia, ha esaminato quindici leggi delle Regioni e delle Province Autonome e ha deliberato:
– di impugnare: la legge della Regione Veneto n. 25 del 16/07/2019, recante “Norme per introdurre l’istituto della regolarizzazione degli adempimenti o rimozione degli effetti nell’ambito dei procedimenti di accertamento di violazioni di disposizioni che prevedono sanzioni amministrative”, in quanto alcune norme, intervenendo sul procedimento di irrogazione delle sanzioni pecuniarie di competenza regionale, violano i principi di ragionevolezza, di legalità e di buon andamento di cui agli artt. 3, 25 e 97 della Costituzione; a legge della Regione Sicilia n. 13 del 19/07/2019, recante “Collegato al DDL n. 476 ‘Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2019. Legge di stabilità regionale’, in quanto una norma riguardante le gare d’appalto invadle la competenza esclusiva riconosciuta allo Stato dall’articolo 117, secondo comma, lett. e), della Costituzione, in materia di tutela della concorrenza; un’altra norma in materia di concessione di servizi di trasporto pubblico locale eccede dalle competenze statutarie, e non rispetta i vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario, invadendo altresì la competenza riservata allo Stato in materia di tutela della concorrenza, in violazione dell’art. 117, primo comma, e secondo comma, lett. e), della Costituzione. Altre norme di carattere finanziario infine violano il principio di copertura finanziaria, di cui all’art. 81, comma terzo, della Costituzione, nonché i principi di armonizzazione dei bilanci e di coordinamento della finanza pubblica di cui all’art. 117, secondo comma, lett. e), e terzo comma, della Costituzione; la la legge della Regione Puglia n. 34 del 23/07/2019, recante “Norme in materia di promozione dell’utilizzo di idrogeno e disposizioni concernenti il rinnovo degli impianti esistenti di produzione di energia elettrica da fonte eolica e per conversione fotovoltaica della fonte solare e disposizioni urgenti in materia di edilizia”, in via meramente cautelativa e salvo ulteriori approfondimenti, anche con riferimento alle modifiche proposte dalla Regione Puglia, in quanto alcune previsioni ivi contenute appaiono contrastare con la competenza esclusiva statale in materia di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, di cui all’articolo 117, secondo comma, lett, s), della Costituzione, nonché con i principi fondamentali della legislazione statale in materia di ‘produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia’, in violazione dell’articolo 117, terzo comma, della Costituzione.
Il Governo ha invece deciso di non impugnare: la legge della Regione Lazio n. 13 del 19/07/2019, recante “Disciplina delle aree ad elevato rischio di crisi ambientale”; la legge della Regione Lazio n. 14 del 19/07/2019, recante “Modifica alla legge regionale 27 luglio 2018, n. 6 (Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno del diritto allo studio e la promozione della conoscenza nella Regione) e soppressione dell’agenzia regionale per la mobilità (AREMOL)”; la legge della Regione Valle Aosta n. 9 del 09/07/2019, recante “Approvazione del rendiconto generale della Regione autonoma Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste per l’esercizio finanziario 2018″la legge della Regione Veneto n. 26 del 16/07/2019, recante “Interventi regionali in materia di donazioni in sanità”; la legge della Regione Veneto n. 27 del 16/07/2019, recante “Norme per la promozione della conoscenza dei circuiti di compensazione multilaterale e complementare su base regionale; la legge della Regione Veneto n. 28 del 16/07/2019, recante “Interventi per la conservazione e valorizzazione della casa di Giacomo Matteotti a Fratta Polesine”; la legge della Regione Toscana n. 43 del 12/07/2019, recante “Funzioni della Regione in materia di lavoro. Modifiche alla l.r. 32/2002 la legge della Regione Toscana n. 44 del 17/07/2019, recante “Norme per il riassetto del Consorzio per la Zona industriale apuana. Modifiche all’articolo 32 quater della l.r. 82/2015”; la legge della Regione Toscana n. 45 del 17/07/2019, recante “Disposizioni per la tutela dei bisogni essenziali della persona umana. Modifiche alla l. r. 41/2005 e alla l. r. 29/2009”; la legge della Regione Abruzzo n. 21 del 23/07/2019, recante “Contributi al Consiglio regionale d’Abruzzo e alle Sezioni provinciali dell’Ente Nazionale Sordomuti e ulteriori disposizioni”; la legge della Regione Abruzzo n. 22 del 24/07/2019, recante “Disposizioni in materia di servizi minimi del trasporto pubblico locale”;la legge della Regione Umbria n. 4 del 26/07/2019, recante “Rendiconto generale dell’Amministrazione regionale per l’esercizio finanziario 2018”.
Infine, il Consiglio dei Ministri ha deliberato la rinuncia all’impugnativa della legge della Regione Toscana n. 19 dell’11/05/2018, recante “Disposizioni in materia di attività e modalità di finanziamento della società Sviluppo Toscana S.p.A. Modifiche alla l.r. 28/2008”; nonché la rinuncia parziale all’impugnativa della legge della Regione Lazio n. 13 del 29/12/2018, recante “Legge di Stabilità regionale 2019”.