Roma, 8 ott. (askanews) – Sei milioni di euro per completare il Technopole. È stato siglato oggi, presso il WeGil di Trastevere a Roma, il protocollo d’intesa tra Regione Lazio e Rome Technopole. A firmare il documento, la vicepresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli e la presidente della Fondazione Rome Technopole Antonella Polimeni. Il protocollo d’intesa riguarda l’impegno assunto dalla Regione Lazio per il completamento e la realizzazione del polo di ricerca che si concretizza attraverso un finanziamento di 6.331.709 di euro. Le risorse erogate dalla Regione Lazio nell’ambito della strategia per la ricerca e l’innovazione tecnologica, rientrano nel Programma regionale Fesr 2021-2027 e integrano l’investimento di 110 milioni di euro del Pnrr. Hanno partecipato, Maurizio Veloccia, assessore all’Urbanistica del Comune di Roma, Giuseppe Biazzo presidente Unindustria e vicepresidente Fondazione Rome Technopole, Francesco Marcolini, presidente di Lazio Innova, Tiziana Petucci, direttore Sviluppo Economico, Attività Produttive e Ricerca della Regione Lazio, Antonino Galletti, consigliere di amministrazione Rome Technopole, Sabrina Saccomandi, direttrice Generale Fondazione Rome Technopole e Alessandra Gallone, consigliera particolare del Ministro Anna Maria Bernini. “Il Lazio ha tutti i requisiti per diventare un hub dell’innovazione perché è la seconda regione in Italia per tecnologie all’avanguardia e soluzioni innovative e a livello europeo ha scalato ben 15 posizioni in pochi anni. La nostra strategia, che combina le risorse regionali ai programmi europei e nazionali, punta ad investire sulla ricerca e sullo sviluppo tecnologico per accrescere la competitività delle imprese fornendo sostegno alle start-up e alle scale up incentrate sulle tecnologie critiche ovvero quelle applicazioni avanzate che contribuiscono a rafforzare l’indipendenza industriale, tra queste microelettronica, intelligenza artificiale e biotecnologie applicabili in ambiti differenti dell’economia e della società. L’investimento sul Rome Technopole s’inserisce in questa strategia perché questo polo è pensato per essere una fucina di conoscenze proprio a supporto delle imprese deep tech” ha commentato Roberta Angelilli. “La nuova sede, per la quale lo scorso gennaio è stato siglato l’accordo con il Comune di Roma che concede il diritto di superficie sull’area di Pietralata, racchiuderà soluzioni innovative e tecnologie all’avanguardia nel campo della sostenibilità ambientale ed efficientamento. Il nostro impegno è realizzare un edificio a impatto zero, che possa rappresentare un modello grazie all’utilizzo di soluzioni all’avanguardia, come l’idrogeno verde e la geotermia, settori in cui Sapienza è pioniera. L’edificio ospiterà anche laboratori di ricerca, spazi multimediali per la didattica, aree per il trasferimento tecnologico, l’incubazione e l’accelerazione di impresa. L’ obiettivo del progetto è di rafforzare la collaborazione osmotica tra università, enti di ricerca, mondo imprenditoriale, comune, regione e istituzioni del territorio” ha spiegato Antonella Polimeni, rettrice di Sapienza Università di Roma e presidente della Fondazione Rome Technopole. Rome Technopole riunisce le 10 principali università con sede nel Lazio, i 4 maggiori enti pubblici di ricerca, Unindustria, Regione Lazio, Comune di Roma, le Camere di Commercio di Roma, Latina-Frosinone, Rieti-Viterbo, altri enti pubblici, oltre 20 gruppi industriali e imprese.(Segue)






