Cina, censura con Ia su film Together: protesta comunità LGBTQ

Roma, 7 ott. (askanews) – L’uscita in Cina del film horror “Together” ha scatenato forti polemiche dopo che una scena di matrimonio tra due uomini è stata modificata digitalmente, trasformando uno dei protagonisti in una donna. Lo riferisce oggi il South China Morning Post.

Secondo fonti dell’industria cinematografica, l’intervento sarebbe stato realizzato con l’intelligenza artificiale, suscitando accuse di censura e di cancellazione dell’identità LGBTQ. Di fronte all’ondata di proteste e alle richieste di boicottaggio, il distributore statale China Film Group ha rinviato la distribuzione nazionale del film, mentre la società americana Neon, distributore globale dell’opera, ha denunciato la manipolazione non autorizzata.

L’episodio ha riacceso il dibattito sui limiti della censura cinematografica in Cina e sulle implicazioni etiche dell’uso dell’intelligenza artificiale per alterare le opere d’arte. Secondo esperti e accademici, questa pratica potrebbe diventare sempre più diffusa, restringendo ulteriormente la rappresentazione delle minoranze sessuali sullo schermo. L’omosessualità è stata depenalizzata in Cina oltre vent’anni fa, ma la comunità LGBTQ continua a essere stigmatizzata e la rappresentazione di temi queer è spesso oggetto di tagli o modifiche. Alcuni osservatori hanno definito la manipolazione “un segnale pericoloso” che rischia di distorcere la memoria collettiva e la percezione pubblica.

Gli utenti cinesi sui social hanno descritto l’uso dell’intelligenza artificiale come “più spaventoso del film stesso”, mentre attivisti e studiosi hanno denunciato una “cancellazione sistemica” delle identità LGBTQ nei media.