Papa: lotta contro la droga non può essere abbandonata – askanews.it

Papa: lotta contro la droga non può essere abbandonata

Incontro con la Comunità Nuovi Orizzonti e le istituzioni
Giu 26, 2025

Roma, 26 giu. (askanews) – “La lotta contro la droga non può essere abbandonata”. Con parole nette, Papa Leone XIV ha aperto il suo intervento nel Cortile di San Damaso, durante la Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droga, promossa dalla presidenza del Consiglio dei ministri. Accanto a lui, la Comunità Nuovi Orizzonti, fondata da Chiara Amirante, protagonista con una testimonianza intensa, e il sottosegretario Alfredo Mantovano, in rappresentanza del Governo. Il Papa ha denunciato con forza il sistema che lucra sulle fragilità umane: “Il nostro combattimento non è contro le vittime, ma contro chi trasforma la sofferenza in profitto”.

Il Santo Padre ha poi esortato gli Stati a “smantellare le organizzazioni criminali”, richiamando tutti a un’azione decisa e condivisa. In rappresentanza della Comunità, presente con tanti giovani delle diverse sedi e i responsabili dei centri, è intervenuta Valentina Cason, responsabile dell’Area prevenzione presso la Cittadella Cielo, il cuore pulsante di Nuovi Orizzonti.

La sua testimonianza ha dato voce a una generazione ferita, ma non rassegnata: “Ogni dipendenza è una ferita d’amore. Solo relazioni autentiche e il calore di una comunità possono accompagnare una vera rinascita. In questi 30 anni abbiamo incontrato migliaia di ragazzi: nei quartieri popolari, nei centri di accoglienza, ma anche nelle scuole dei quartieri benestanti. Vorrei oggi consegnarvi le loro lacrime, i loro gridi rimasti spesso inascoltati, ma anche la bellezza e la speranza che abbiamo visto rinascere nei loro occhi”.

“La vera emergenza – ha proseguito – è il disagio giovanile. Stiamo assistendo a un’esplosione delle dipendenze: droga, alcol, sesso, gioco d’azzardo, social, disturbi alimentari. Il 75 per cento in più di tentati suicidi tra gli adolescenti negli ultimi due anni è un dato che non possiamo ignorare. Ma c’è anche una povertà più profonda: la mancanza d’amore. È questa la ferita più lacerante che abbiamo toccato con mano”.

Ma “Chiara Amirante, fondatrice della nostra Comunità, ci ha mostrato che anche un semplice ascolto può riaccendere la speranza. La rivoluzione parte dall’Amore: quello vero, che sa accogliere, ascoltare, restare accanto, senza giudicare. Così tanti giovani, devastati e privi di ogni speranza, sono tornati a vivere. Alcuni oggi sono operatori, educatori, responsabili di centri. Altri sono partiti per le missioni. Altri ancora costruiscono famiglie solide, fondate sui valori autentici della vita”.

E “Dinanzi a questo grido – ha continuato – nessuno può restare indifferente. È tempo di costruire insieme un mondo nuovo, fondato sulla solidarietà, la giustizia e la pace. Dove non siamo più nemici, ma fratelli. Perché solo l’Amore può guarire e restituire dignità”. Il Papa, nell’ampliare lo sguardo anche ad altre dipendenze – dal gioco d’azzardo all’alcolismo – ha richiamato la necessità di contrastare quella che ha definito “una cultura dell’evasione”, incapace di custodire la dignità umana. Una lotta che, ha detto, “è una battaglia d’amore che non può fermarsi”.