“Emergenza e Rianimazione 2025”: successo straordinario per il congresso sull’area critica – askanews.it

“Emergenza e Rianimazione 2025”: successo straordinario per il congresso sull’area critica

Presso la sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) in Piazzale Aldo Moro
Giu 23, 2025
Roma, 23 giu. – Si è conclusa nella sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) in Piazzale Aldo Moro, la quinta edizione del Congresso Nazionale “Emergenza e Rianimazione 2025”, un evento diventato ormai punto di riferimento per la formazione degli operatori sanitari impegnati in prima linea nell’emergenza-urgenza.

Due giornate dedicate a medici, infermieri, soccorritori e studenti delle professioni sanitarie, con un programma che unisce aggiornamento teorico e simulazioni pratiche ad alta fedeltà. Alla guida dell’iniziativa il dott. Fausto D’Agostino, anestesista-rianimatore e fondatore del Centro Formazione Medica (CFM), realtà d’eccellenza nella preparazione tecnico-operativa in ambito sanitario.

Formazione sul campo, tra teoria e pratica
Il congresso ha avuto come obiettivo quello di rafforzare le competenze cliniche e operative dei professionisti che si confrontano ogni giorno con le sfide dell’urgenza. L’approccio adottato ha combinato lezioni frontali e casi clinici reali con esercitazioni pratiche, in ambienti altamente tecnologici che ricreano scenari critici, dal pronto soccorso alla terapia intensiva.

“L’idea – spiega D’Agostino – è offrire una formazione che sia subito spendibile nella realtà dei reparti e nei territori. Non teoria fine a se stessa, ma esperienza condivisa, simulazione e lavoro di squadra”.

Istituzioni e professionisti in dialogo

A confermare il valore nazionale dell’evento è la partecipazione di numerose figure istituzionali, sanitarie e politiche, tra cui:
• il Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato
• la Vicepresidente del Senato, Mariolina Castellone
• il Presidente dell’Ordine dei Medici di Roma, Antonio Magi
• Il Presidente GIMBE, Nino Cartabellotta

Le sessioni sono state coordinate da una squadra di esperti e moderatori d’eccezione, tra cui il giornalista Gerardo D’Amico, il prof. Vito Marco Ranieri (Presidente Onorario del Congresso), e i dottori Pier Luigi Spada, Pierfrancesco Fusco, Andrea Paoli e Luigi Carbone.

Un programma pensato per le urgenze del presente
Le sessioni mattutine e pomeridiane sono state dedicate all’analisi di tematiche centrali per la medicina d’urgenza e rianimazione:
• insufficienza cardiaca e respiratoria
• politraumi e maxiemergenze
• gestione dello stroke e delle insufficienze respiratorie e cardiache
• urgenze pediatriche ed ostetriche
• utilizzo delle nuove tecnologie
Tutti i temi sono stati affrontati con un approccio multidisciplinare, evidenziando l’interazione tra i diversi attori del sistema sanitario d’emergenza-urgenza.
La seconda giornata è stata interamente dedicata alle skill station pratiche con l’utilizzo di simulatori ad altissima tecnologia:
• gestione delle vie aeree difficili
• protocolli ACLS e simulazioni di arresto cardiaco
• accessi vascolari, ecografia d’urgenza
• gestione dei traumi complessi

Riconoscere il merito: i premi dell’edizione 2025

Durante la seconda giornata sono stati assegnati i riconoscimenti speciali a personalità e realtà che si sono distinte per impegno, innovazione e comunicazione:
• Protagonista dell’Emergenza, per l’attività sul campo
• Startup dell’Emergenza, per progetti e soluzioni innovative
• Giornalista dell’Emergenza, per una corretta e puntuale divulgazione medico-scientifica

Tra i premiati figura Vira Carbone, Silvia Bencivelli, Maddalena Bonaccorso, Elvira Naselli, per l’impegno costante nella diffusione delle tematiche sanitarie e per aver sempre valorizzato, con sensibilità e competenza, il lavoro degli operatori dell’area critica.

Una sanità che guarda al futuro
Il congresso “Emergenza e Rianimazione 2025” non è stata solo un’occasione di aggiornamento tecnico, ma un momento di riflessione collettiva sul sistema sanitario italiano. L’intreccio tra competenze cliniche, formazione, innovazione e presenza istituzionale crea un ponte tra la realtà operativa e le politiche sanitarie, con l’obiettivo comune di costruire un modello di emergenza sempre più solido, reattivo e umano.