Milano, 12 giu. (askanews) – “Sono qua non solo perché è mio dovere, ma anche perché mi sembrava giusto, 25 anni di storia di un quotidiano che ha lasciato e sta lasciando il segno a Milano, con uno stile graffiante, ironico, caustico”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Beppe Sala, durante un evento al Teatro Lirico per i 25 anni del quotidiano Libero.
“È così, la vediamo in maniera diversa da tanti punti di vista”, però credo che questo riconoscimento sia “la base del rapporto tra istituzioni, tra chi fa politica, e i media” perché “è necessario, non potrebbe che essere che così, e quindi io penso che alla fine Libero abbia dato molto a questa città, perché ha ingaggiato la città, perché ha aiutato tante riflessioni partendo ovviamente da un punto di vista condiviso o meno, ma sono qui per dirvi che io riconosco che Libero ha dato alla città” ha proseguito.
“Io spero che voi riconosciate che Milano dà a Libero e a chi fa questo mestiere perché questa è una città che, avendo questa idea di continuare a immaginare il futuro, non accetta mai lo status quo. Noi non possiamo accettare di continuare a lavorare in continuità e quindi questo un ingaggio serve” ha continuato.
“I quotidiani vanno letti e io mi sentirò rassicurato finché avrò qualcuno che scrive qualcosa della mia città, quello che succede, anche di me, e ci mette la faccia” e “io so che posso chiamare e dire ‘guarda che non la penso così’, mentre c’è tutto un resto del mondo con cui questo rapporto non c’è, per cui Dio benedica i giornalisti, anche gli editori, e io spero che Milano continui a essere la città in cui i giornali si leggono” ha concluso.