Milano, 12 giu. (askanews) – Contro le ‘reti fantasma’, una delle forme di inquinamento da plastica particolarmente dannosa anche per gli impatti diretti su fauna e flora marine, è nata GhostNetZero, un’app innovativa sviluppata da Wwf Germania e adattata per il contesto italiano, che consente alla community subacquea di segnalare, mappare e monitorare la presenza di attrezzi da pesca abbandonati nei fondali marini. L’app è uno strumento semplice ma potente, che permette di raccogliere dati fondamentali per comprendere la diffusione dei ghost gear, pianificare interventi di rimozione efficaci e supportare l’elaborazione di politiche ambientali basate su evidenze scientifiche.
Il ‘battesimo del mare’ ell’app GhostNetZero è avvenuto grazie alla rete Wwf Sub con una giornata dedicata alla rimozione di reti fantasma in diverse località italiane: a Taranto (con l’OA Wwf di Taranto), alle Isole Tremiti (con Marlin Tremiti) e a Catania (con Jonio Pro Dive) sono state organizzate delle attività l’11 giugno 2025 per mappare e rimuovere le attrezzature fantasma. L’app è un altro tassello delle attività della GenerAzioneMare per la campagna Our nature per promuovere la difesa attiva del Capitale Blu.
I ghost gear, attrezzature da pesca abbandonate o perse in mare che continuano a intrappolare specie marine anche per anni, sono un fenomeno silenzioso che ha conseguenze gravi sugli ecosistemi marini: danneggia gli habitat, minaccia la biodiversità e contribuisce all’inquinamento da plastica. La nuova app si affiancherà al lavoro che già da alcuni anni si sta conducendo con il progetto GhostGear finanziato dalla Fondation Segré e coordinato da Wwf Mediterraneo.
Un ruolo chiave in questo progetto lo svolge la community Wwf Sub, composta da subacquei, apneisti e centri subacquei distribuiti in tutta Italia, che negli ultimi anni ha registrato una crescita costante. Attraverso attività di Citizen Science, monitoraggi ambientali e iniziative di pulizia dei fondali, la Community contribuisce attivamente alla protezione del Mare Nostrum. Solo nell’ultimo anno, sono stati organizzati oltre 30 eventi di pulizia e sono state attivate numerose attività di formazione e sensibilizzazione rivolte a volontari, operatori locali e appassionati del mare.