
Roma, 14 mag. (askanews) – Il rischio per la salute umana derivante dai residui di pesticidi rimane basso, in linea con gli anni precedenti. Così l’Efsa nell’ultimo rapporto annuale, in cui sono stati analizzati migliaia di campioni prelevati nel 2023 da prodotti di consumo comune.
L’Efsa ha analizzato i risultati di 13.246 campioni casuali prelevati dagli Stati membri dell’UE, dalla Norvegia e dall’Islanda da 12 dei prodotti alimentari più consumati nell’UE nell’ambito del programma di controllo coordinato dall’UE, che campiona gli stessi prodotti ogni tre anni per monitorarne le tendenze.
Per il 2023 si trattava di carote, cavolfiori, kiwi (verdi, rossi e gialli), cipolle, arance, pere, patate, fagioli secchi, riso integrale, segale, fegato bovino e grasso di pollame. Da questo sottoinsieme di campioni analizzati il 99% è risultato conforme alla normativa UE. Questo risultato è coerente con i risultati ottenuti nel 2020 (99,1%), quando è stata campionata la stessa selezione di prodotti.
Dei 2023 campioni, il 70% era privo di livelli quantificabili di residui, mentre il 28% conteneva uno o più residui entro i limiti di legge. I livelli massimi di residui (LMR) sono stati superati nel 2% dei campioni, di cui l’1% non conforme, tenendo conto dell’incertezza di misura.
I programmi nazionali di controllo hanno fornito 132.793 campioni, il 98% dei quali conforme alla normativa UE. I tassi di conformità per il MANCP nel 2021 e nel 2022 sono stati rispettivamente del 97,5% e del 97,8%. Dei campioni analizzati nel 2023, il 58% non conteneva residui quantificabili, mentre il 38,3% conteneva residui entro i limiti di legge e il 3,7% superava l’LMR, di cui il 2% non era conforme.
La relazione formula inoltre raccomandazioni per aumentare l’efficienza dei sistemi europei di controllo dei residui di pesticidi. Ad esempio, l’EFSA consiglia agli Stati membri di indagare ulteriormente e monitorare le combinazioni di pesticidi e colture che portano a non conformità e di continuare a monitorare i residui di pesticidi nei campioni importati da paesi extra-UE con un’ampia portata analitica.