Roma, 13 mag. (askanews) – La difesa dell’ordine mondiale multipolare, alla luce delle minacce poste dalla guerra dei dazi e dalle politiche protezioniste lanciate dal presidente Usa Donald Trump, è stata al centro dei colloqui odierni tra il presidente cinese Xi Jinping e il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, leader di due dei paesi fondatori dei Brics.
Xi ha incontrato Lula a Pechino. I due leader hanno concordato di rafforzare la loro collaborazione nell’ottica della difesa di un ordine mondiale multipolare, soprattutto di fronte alle guerre dei dazi globali dell’amministrazione Trump. Le due nazioni si sono riconosciute reciprocamente come voci di primo piano del Sud del Mondo e hanno invitato i Paesi in via di sviluppo a unirsi nel plasmare un ordine internazionale “più giusto”.
“Il mondo di oggi non è in pace, e le sfide aumentano ogni giorno”, ha detto Xi in una conferenza stampa congiunta dopo l’incontro. “Cina e Brasile – ha proseguito – lavoreranno insieme per sostenere i principi del libero scambio e del sistema commerciale multilaterale, per mantenere lo slancio e il dinamismo della crescita economica globale”.
Lula, dal canto suo, ha affermato che i due paesi sono determinati a parlare con voce unica contro unilateralismo e protezionismo, in un’implicita critica alle politiche commerciali dell’amministrazione Trump.
Xi e Lula hanno presenziato alla firma di circa 20 documenti di cooperazione, che coprono un’ampia gamma di settori, fra cui l’Iniziativa Belt and Road di Pechino, tecnologia, agricoltura, intelligenza artificiale, swap di valute, minerali e commercio.
I due Paesi hanno anche sottoscritto una dichiarazione congiunta sulla salvaguardia del multilateralismo. “Entrambe le parti ritengono che non vi siano vincitori nelle guerre tariffarie o commerciali, e che il protezionismo non debba essere la risposta alle sfide attuali”, recita la dichiarazione. “Le due parti – continua – collaboreranno per promuovere lo sviluppo dell’ordine e del sistema internazionali in una direzione più giusta ed equa, e favorire il multipolarismo nel mondo”.
La visita di cinque giorni di Lula, che si conclude domani. Ieri il presidente brasiliano ha tenuto numerosi incontri con i principali leader del mondo imprenditoriale cinese e ha partecipato a un forum economico Cina-Brasile, dove ha annunciato un investimento di Pechino pari a circa 4,8 miliardi di dollari in Brasile.
La scorsa settimana, la Cina ha annunciato di aver revocato le restrizioni sulle importazioni di soia da cinque aziende brasiliane, sospese per diversi mesi a causa di preoccupazioni fitosanitarie. La Cina ha smesso di importare soia statunitense, gravata da dazi, e ha ordinato circa 1,8 milioni di tonnellate di soia brasiliana per aprile e maggio, secondo dati ufficiali.
La visita di Lula avviene anche mentre l’America latina emerge come linea di frontiera nella rivalità strategica tra Stati uniti e Cina, in particolare per il controllo del Canale di Panama.
Lula oggi ha partecipato con Xi a un vertice ministeriale tra Cina e Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi (CELAC), considerato un’ulteriore occasione per Pechino di confrontarsi con le principali nazioni del Sud del Mondo su come reagire ai dazi globali di Trump.
Xi è atteso in Brasile a luglio per il vertice del gruppo Brics, il raggruppamento di dieci economie emergenti di cui Cina, Brasile e Russia sono membri fondatori.