Confimi Alimentare: consumi si spostano verso proteine meno care – askanews.it

Confimi Alimentare: consumi si spostano verso proteine meno care

Scontrino medio supermercato sceso in un anno da 3,34 a 31,42 euro
Mag 6, 2025

Roma, 6 mag. (askanews) – “Per le imprese è sempre più difficile assicurare qualità, sostenibilità e accessibilità: il contesto dell’industria agroalimentare richiede una flessibilità che le pmi, in periodi di crisi, faticano a garantire”. Così Alessandro Tatone, presidente di Confimi Industria Alimentare, commenta il carrello della spesa degli italiani che rivela un mercato sempre più polarizzato tra risparmio e alta qualità.

Secondo gli ultimi dati del Centro studi della Confederazione, le scelte di acquisto continuano a trasformarsi, riflettendo tendenze economiche, sociali e culturali in rapida evoluzione. Lo scontrino medio al supermercato è sceso da 33,34 euro a 31,42 euro in un anno, segnale di una maggiore attenzione al risparmio nonostante un’inflazione complessivamente stabile.

Si osserva una migrazione verso proteine più economiche, come pollo e maiale, a scapito del bovino. Allo stesso tempo, però, cresce la domanda di carni “premium” che sottolinea un divario tra chi deve contenere i costi e chi può puntare su prodotti di alta gamma. “Dietro alla scelta salutistica non c’è sempre il benessere”, spiega Tatone: “molti consumatori optano per legumi, uova e proteine vegetali non solo per motivi di salute ma per necessità economiche. Il rischio è che questa tendenza, se guidata solo dal prezzo, penalizzi la filiera di qualità e le piccole imprese che investono in innovazione e sostenibilità”.

La crisi delle materie prime ha avuto effetti a catena: se l’inflazione generale è sotto controllo, alcuni prodotti come il caffè registrano rincari significativi, mettendo in difficoltà non solo i consumatori: “le piccole imprese alimentari sono strette tra costi di produzione in aumento e la necessità di mantenere prezzi accessibili”, conclude Tatone sottolineando la necessità di politiche “che sostengano la filiera per evitare che il mercato si polarizzi ulteriormente”.