Convegno ‘Graphic Medicine: perché i fumetti fanno bene alla salute’ – askanews.it

Convegno ‘Graphic Medicine: perché i fumetti fanno bene alla salute’

Potenzialità fumetto in comunicazione medico-scientifica e formazione sanitaria
Apr 22, 2025

Roma, 22 apr. (askanews) – Si è tenuto nei giorni scorsi, nella suggestiva cornice della Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto, il convegno “Graphic Medicine: perché i fumetti fanno bene alla salute”, promosso dalla Vicepresidente della Camera dei Deputati Anna Ascani in collaborazione con l’associazione Graphic Medicine Italia. L’iniziativa ha riunito esperti e studiose/i provenienti dal mondo della medicina, della sociologia, delle arti visive e della comunicazione, con l’obiettivo di mostrare come il fumetto possa rappresentare uno strumento potente per raccontare la malattia, umanizzare la cura e supportare la formazione sanitaria.

Il convegno si è aperto con i saluti istituzionali di Anna Ascani, che ha sottolineato il valore della graphic medicine come strumento innovativo di comunicazione e come ponte tra sapere scientifico ed esperienza vissuta. A seguire, gli interventi dell’Onorevole Fabio Porta e dlel’Onorevole Virginio Merola, che hanno sottolineato il valore dell’esperienza per dare centralità al diritto alla salute e alla necessità di garantire l’accesso alle cure e a un’informazione chiara. L’evento è stato moderato dal Dott. Gianni Lattanzio. Ha introdotto i lavori il Prof. Stefano Ratti (Università di Bologna), docente di Anatomia Umana e presidente di Graphic Medicine Italia, che ha offerto una panoramica sull’evoluzione del movimento internazionale della graphic medicine, nato dall’incontro tra arti narrative e pratiche mediche, e sullo sviluppo di questo approccio in Italia.

A seguire, la Prof.ssa Lucia Manzoli (Università di Bologna), ha presentato il progetto ProDono, una campagna di comunicazione grafica per sensibilizzare alla donazione del corpo alla scienza, realizzata attraverso una narrazione accessibile ed empatica, in collaborazione con illustratori e illustratrici. Il tema della formazione sanitaria attraverso i fumetti è stato affrontato anche dalla Prof.ssa Veronica Moretti, sociologa e vicepresidente dell’associazione, che ha raccontato l’esperienza dell’insegnamento elettivo “Graphic Storytelling” presso l’Università di Bologna, in cui gli studenti e le studentesse di Medicina imparano a raccontare vissuti professionali e identitari attraverso il linguaggio del fumetto, sviluppando empatia, pensiero critico e capacità riflessiva.

Nel corso dell’evento sono stati presentati anche due progetti pionieristici di anatomia illustrata: o “Graphic Anatomy: Il cuore”, con la partecipazione del Prof. Luca Di Marco, che racconta l’anatomia del cuore con linguaggio visivo ed emozionale; o “Graphic Anatomy: Il pancreas”, con la presentazione del Prof. Alessandro Cucchetti, che utilizza la narrazione grafica per avvicinare studenti e cittadinanza alla complessità dell’anatomia umana.

Infine è stato presentato “Il primo paziente” dalla Prof.ssa Sara Colaone, docente di fumetto all’Accademia di Belle Arti di Bologna e autrice di graphic novel pluripremiate, che ha evidenziato il potenziale trasformativo della narrazione illustrata nella comunicazione di un tema così complesso e delicato.

L’evento ha mostrato come la graphic medicine non sia solo una modalità narrativa, ma un approccio transdisciplinare capace di avvicinare linguaggi e saperi, potenziare la comunicazione medico-sanitaria, stimolare la riflessione critica e contribuire alla costruzione di una medicina più umana e partecipata. Alla base, la consapevolezza che raccontare la salute attraverso i fumetti significa restituire complessità e voce ai vissuti di cura, rompere stereotipi e costruire ponti tra professionisti della salute, pazienti e cittadinanza.