Milano, 21 apr. (askanews) – Catturare l’energia dei raggi del sole con le vetrate di un edificio non è una novità, ma le soluzioni disponibili sul mercato, pur efficienti dal punto di vista energetico, devono rinunciare all’aspetto estetico, perché oscurano del tutto o in parte la luce, non permettendole di filtrare negli spazi interni, incidendo perciò in maniera determinante sull’estetica dell’edificio stesso. Per questo Glass to Power ha realizzato Heli-ON, il primo sistema vetrocamera ultratecnologico che integra le celle fotovoltaiche nella cornice: si tratta di una soluzione adattabile ad ogni esigenza architettonica, perché garantisce la produzione energetica senza compromettere le funzionalità fondamentali della vetrata, che resta perfettamente trasparente, mantenendo inoltre inalterate le proprietà di isolamento termico, acustico e di controllo solare.
Insediata negli spazi di Polo Meccatronica, l’hub tecnologico di Trentino Sviluppo a Rovereto, Glass to Power è un’azienda nata da uno spin-off dell’Università degli Studi di Milano Bicocca e dall’interesse scientifico dei professori di Fisica sperimentale della materia Sergio Brovelli e Francesco Meinardi. “Nel 2019 quando abbiamo cominciato lo sviluppo”, spiega Claudio Castellan, AD di Glass to Power, “eravamo concentrati sulla realizzazione di vere e proprie lastre di vetro fotovoltaiche. Questo però comportava problemi sia dal punto di vista produttivo sia da quello estetico, perché andava a compromettere la trasparenza delle vetrate”. Da qui l’idea di proporre l’inserimento di una cornice fotovoltaica all’interno di una vetrocamera isolante, utilizzando un processo produttivo sviluppato internamente all’azienda, per lasciare intatta la fruibilità e le proprietà estetiche delle vetrate.
Il cuore della tecnologia consiste nell’inserimento delle celle fotovoltaiche nella cornice della vetrocamera, in un ambiente sigillato che le protegge dagli agenti atmosferici e dall’umidità, rendendo questa soluzione durevole nel tempo. Le dimensioni delle cornici, che rimangono l’unica parte oscurante della vetrata, variano da un minimo di 32 mm a un massimo di 150 mm: questo rende la soluzione adattabile a facciate continue, lucernari, tetti in vetro e altre applicazioni architettoniche. L’efficienza energetica è piuttosto elevata, con prestazioni che possono raggiungere i 75 watt per metro quadro, con vantaggi netti sul rendimento e la qualità ottica rispetto al “fotovoltaico trasparente” in silicio amorfo: per valutare l’efficacia di Heli-ON, Glass to Power ha condotto una simulazione insieme a EURAC Research, integrando il prodotto in un edificio inserito nel contesto urbano di Milano caratterizzato da elevati livelli di irradiazione solare, valutando che tale soluzione può arrivare a generare fino a 1289 kilowattora per metro quadro l’anno.
“Heli-ON è il risultato di anni di ricerca e sviluppo, supportati dalla nostra partecipazione al progetto europeo MC2.0, che promuove l’impiego di tecnologie innovative per ridurre l’impatto ambientale del settore edilizio”, spiega Castellan. “Questo progetto sta infatti rivoluzionando il modo in cui pensiamo all’energia solare e all’edilizia: l’obiettivo è rendere i pannelli solari parte integrante di tetti, facciate e persino finestre, abbassando drasticamente i costi e rendendo questa tecnologia accessibile a tutti”. Per anni, il fotovoltaico integrato negli edifici (BIPV) è stato considerato una soluzione innovativa ma troppo costosa, ma l’idea dietro questa iniziativa europea è di favorire la produzione di semilavorati adattabili su richiesta ad ogni edificio, in modo da poter scalare facilmente da progetti pilota alla produzione industriale in grado di abbassare sensibilmente i costi e accelerare progressivamente la transizione verso standard nZEB (Nearly Zero Energy Building) e Positive Energy Building, ovvero edifici che non impattano energeticamente sul pianeta o addirittura sono in grado di produrre più energia di quella consumata. “Con Heli-ON”, conclude Castellan “vogliamo affermarci come leader nell’ambito delle soluzioni fotovoltaiche integrate per l’edilizia sostenibile. Il nostro obiettivo è continuare a sviluppare tecnologie che possano supportare la transizione energetica e migliorare la qualità degli edifici, rendendoli non solo più efficienti, ma anche più rispettosi dell’ambiente”.