Caporalato, Fai-Cisl: “Bene operazione Finanza, ma vanno resi operativi gli strumenti preventivi” – askanews.it

Caporalato, Fai-Cisl: “Bene operazione Finanza, ma vanno resi operativi gli strumenti preventivi”

Rota (Fai-Cisl Nazionale): "Riprendere il confronto al tavolo interministeriale anticaporalato"
Mar 26, 2025
Roma, 26 mar. – “Plaudiamo all’operazione della Guardia di Finanza della compagnia di Paternò contro il caporalato nelle campagne di Palagonia (Catania), un ulteriore passo in avanti contro l’intermediazione illecita, lo sfruttamento e il lavoro irregolare nel nostro territorio. Chiediamo però alle istituzioni preposte che, oltre a perseguire i singoli ‘caporali’, si agisca anche nei confronti delle aziende alle quali questi si appoggiano. L’azione sanzionatoria nei confronti del solo caporale, infatti, finisce per diventare riduttiva e non risolve del tutto il problema. Mentre occorre andare a verificare dove viene trasportata la merce raccolta e sanzionare l’azienda che utilizza il caporalato per complicità nei confronti dello sfruttamento del lavoratore”.
Lo afferma in una nota il Segretario Generale della Fai-Cisl Catania Alfio Turrisi.
“Oltre tutto – aggiunge il sindacalista – ne viene anche un quadro di concorrenza sleale e di distorsione del mercato, dove un’azienda può permettersi di offrire merce a prezzi più bassi perché sfrutta manodopera a basso costo e non tutelata, a svantaggio di un’impresa che osserva le norme e le tutele dei lavoratori”.

Un commento sulla vicenda giunge anche dal Segretario Generale della Fai-Cisl nazionale, Onofrio Rota: “Ancora una volta l’azione di controllo e le indagini delle forze dell’ordine hanno prodotto risultati, rimane urgente però rendere operativi tutti gli strumenti preventivi per evitare il ripetersi di fenomeni vergognosi di sfruttamento: alcune misure recepite dal governo sono positive perché frutto delle nostre proposte, come la possibilità di denunciare i caporali ottenendo l’inserimento in percorsi di protezione e inclusione sociale, oppure l’incrocio delle banche dati per ottenere controlli più mirati, ma bisogna rendere operativi questi cambiamenti in tutti i territori e vanno monitorati per valutarne l’impatto. Chiediamo per questo ai ministri Calderone e Lollobrigida di riprendere il confronto con il tavolo interministeriale anticaporalato, anche perché servono i decreti attuativi di alcune novità introdotte con l’ultimo decreto agricoltura”.