Attacco da Mosca, lungo applauso alla Camera in sostegno Mattarella (con il distinguo del M5S) – askanews.it

Attacco da Mosca, lungo applauso alla Camera in sostegno Mattarella (con il distinguo del M5S)

  Critiche  sull’Ucraina dal presidente dei deputati pentastellati Ricciardi
Feb 17, 2025
 

Roma, 17 feb. (askanews) – Lungo applauso dell’aula della Camera per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Voglio esprimere nuovamente, a nome di tutto il Pd, la nostra solidarietà e il nostro sostegno al nostro presidente della Repubblica per le inaccettabili e ripetute minacce che abbiamo ascoltato in questi giorni dai rappresentanti del governo russo”, ha detto la presidente dei deputati dem Chiara Braga suscitando l’applauso dei deputati presenti di maggioranza e di opposizione che si sono alzati in piedi.

“Il Paese si riconosce nelle parole di Mattarella, parole di pace, di democrazia, di libertà. Siamo convinti che in queste ore così complesse e cariche di incognite sia necessario reagire a un attacco nei confronti dell’unità dell’Europa. Ci aspettiamo dal governo parole inequivocabili e iniziative che siano a tutela e a difesa della più alta istituzione della nostra Repubblica”, ha aggiunto Braga.

Ma non sono mancate le scintille in aula alla Camera tra M5s e Fdi nel corso degli interventi in solidarietà al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per gli attacchi da parte della Russia. “C’è stato un passaggio inaccettabile della risposta russa – ha detto il presidente dei deputati M5s Riccardo Ricciardi – quello in cui è stata associata l’Italia al fascismo: l’Italia fascista ha perso, l’Italia che ha vinto è quella antifascista. Ci dispiace che il passaggio che ha fatto Mattarella (sul Terzo Reich, ndr) sia stato male interpretato, era più articolato rispetto alla semplificazione che ne è stata fatta ma quel passaggio, che noi non avremmo fatto, dà la leva alla narrazione che da più di due anni si sta facendo in questo paese e in Europa e che giustifica il continuo invio di armi per continuare una guerra che ora si rendono tutti conto che dovrà arrivare a una trattativa”.

“Dobbiamo capire che in questo momento c’è un cambio di linea e la maggioranza ci deve spiegare ora come seguirà il cambio di linea Usa. È inaccettabile sentire Meloni usare argomenti come la resistenza di Kiev e ora fare il maggiordomo di Trump. Cambierà linea anche Meloni perché Trump darà nuovi dettami”, ha attaccato Ricciardi.

Parole che hanno suscitato la reazione del presidente dei deputati Fdi, Galeazzo Bignami. Associandosi alla “solidarietà” nei confronti di Mattarella, Bignami ha criticato “i maldestri tentativi di qualcuno di fare una distinzione che non ha ragione di essere. Ci sarà tempo e modo di poter discutere se la trattativa di pace si aprirà grazie all’invio delle brigate del reddito di cittadinanza o grazie al fatto che qualcuno è stato sempre al fianco dell’Ucraina. Magari potevano mandare le brigate del reddito di cittadinanza, chissà che succedeva. Invece è grazie alla postura del governo Meloni in continuità anche rispetto a quando voi votavate a favore dell’invio di armi che si aprirà la trattativa ed è bene che quest’aula si esprima senza se e senza ma in solidarietà a Mattarella”.

Nel dibattito è intervenuto anche il presidente dei deputati Fi Paolo Barelli: “Non voglio aprire alcuna polemica, non credo ne sarebbe felice Mattarella al quale tutti abbiamo destinato un applauso e abbiamo dedicato a lui tutta la solidarietà del caso e il genuino sentimento di tutta l’aula”.

Anche il deputato della Lega Stefano Candiani ha espresso “sostegno a Mattarella e vicinanza per l’attacco ricevuto. Ho il dovere di ricordare a me stesso e all’aula che il patrimonio nazionale lo si difende tutti assieme. Mi rifaccio all’immagine che l’altro giorno l’ex ministro Minniti ha dato quando si parlava dei servizi segreti: c’è qualcosa che va tenuto fuori dalla polemica politica perché appartiene al patrimonio dell’intera nazionale, così è anche per Mattarella”.