Genova, 27 gen. (askanews) – “In Liguria, come in tutta Italia, mancano migliaia di marittimi, dagli ufficiali agli operai, dal personale di macchina a quello di camera, fino a quello di coperta. Siamo di fronte a una sempre maggiore carenza di lavoratori che sindacati e armatori denunciano da anni. Ci auguriamo che nel consiglio di domani la maggioranza accolga la nostra proposta e accetti di finanziare i corsi per i marittimi e portare il tema in Conferenza Stato Regioni per produrre un piano d’azione congiunto a livello nazionale per contrastare la carenza e formare le competenze necessarie ad oggi mancanti”. Lo afferma in una nota il segretario ligure del Pd Davide Natale, che ha presentato un ordine del giorno per chiedere alla giunta regionale della Liguria di attivare forme di finanziamento che permettano di contribuire alla spese per frequentare i corsi e ottenere i titoli base necessari per imbarcarsi e lavorare.
“Le navi – aggiunge Natale – sono costrette a viaggiare in deroga, spesso con personale privo dei certificati previsti dalla legge. Serve attivare forme di finanziamento, anche attraverso dei voucher, per dare opportunità di lavoro ai giovani, alle persone disoccupate, assicurando alle compagnie armatoriali il personale qualificato di cui hanno bisogno. Al di là dei corsi svolti dall’Accademia del mare che rilasciano gratuitamente i certificati base oltre ai titoli per i quali il corso è stato indetto, che coprono solo una parte del fabbisogno di personale richiesto, gli altri corsi hanno un costo troppo elevato che può divenire insostenibile soprattutto per chi è disoccupato. Si conta che un marittimo ‘comune’ debba investire, prima di imbarcarsi, dai 3.000 ai 5.000 euro, cifra che può essere ancora più alta per gli ufficiali. La richiesta alla giunta di supportare questa iniziativa era già stata presentata nella scorsa legislatura ma lo scioglimento anticipato dell’Assemblea aveva reso impossibile la discussione”.
“In questo modo – conclude il segretario ligure del Pd – la Liguria potrebbe diventare una Regione pilota nel cercare soluzioni a un problema occupazionale complesso che attanaglia il settore marittimo non solo ligure, creando ulteriori occasioni di sviluppo nella nostra regione e diffondendo buone prassi nella altre, ed essere apripista di un nuovo strumento che sindacati, lavoratori e armatori chiedono da tempo e che aiuterebbe decine e decine di persone a formarsi e lavorare”.