I Certificati Bianchi, o Titoli di Efficienza Energetica (TEE), costituiscono misure di supporto per migliorare l’efficienza energetica in Italia. Introdotti nel 2005, mirano a incoraggiare interventi sostenibili che riducono i consumi di energia attraverso soluzioni innovative. In particolare, ogni certificato indica il risparmio di una quantità di energia equivalente a quella contenuta in una tonnellata di petrolio (TEP), e può essere venduto o scambiato sul mercato, offrendo un ritorno economico a chi contribuisce alla riduzione del consumo energetico e incentivando ulteriormente gli investimenti nel settore. In particolare, il GSE riconosce un certificato per ogni TEP di risparmio conseguito grazie alla realizzazione dell’intervento di efficienza energetica. Su indicazione del GSE, i TEE vengono poi emessi dal Gestore dei Mercati Energetici (GME) su appositi conti. I certificati bianchi possono essere scambiati e valorizzati sulla piattaforma di mercato gestita dal GME o attraverso contrattazioni bilaterali. A tal fine, tutti i soggetti ammessi al meccanismo sono inseriti nel Registro Elettronico dei Titoli di Efficienza Energetica del GME.
Secondo il Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica 2024 di ENEA, l’Italia mostra progressi significativi nell’ambito dell’efficienza energetica. Le misure adottate in conformità con le Direttive Europee hanno portato a una riduzione dei consumi di energia di oltre 3,6 Mtep. Inoltre, iniziative sostenute da finanziamenti comunitari e attività di sensibilizzazione hanno coinvolto 14 milioni di cittadini, generando un risparmio energetico di 0,7 Mtep. Infine, il programma di Certificati Bianchi ha giocato un ruolo chiave sin dall’entrata in vigore nel 2005 nell’abbassare del 23,9% l’uso iniziale di energia, certificando risparmi complessivi di 29,3 Mtep e riconoscendo 58,5 milioni di titoli di efficienza energetica.
Infatti, circa il 27% dei combustibili utilizzati nella cogenerazione in Europa è già rinnovabile, principalmente biomasse e biogas. Inoltre, l’idrogeno si prospetta come una risorsa chiave per il futuro: secondo la Cogen World Coalition, il contesto normativo favorirà il passaggio dai combustibili fossili a fonti rinnovabili come solare termico, geotermico e biocarburanti. Sfruttando al massimo l’energia contenuta nei combustibili e riducendo sensibilmente le perdite energetiche, la cogenerazione porta significativi risparmi sui costi operativi e un ritorno sull’investimento, aumentando la competitività aziendale, anche in termini di sostenibilità. Inoltre, la produzione locale di energia garantisce maggiore affidabilità e sicurezza, limitando la dipendenza dalle reti esterne e migliorando la resilienza delle attività produttive.
Tra i principali settori che beneficiano di questa tecnologia, troviamo il chimico, l’alimentare, il tessile e la lavorazione dei metalli. In queste filiere, dove il fabbisogno di energia termica per processi di riscaldamento e raffreddamento è particolarmente elevato, i sistemi di cogenerazione rappresentano una scelta ottimale per massimizzare l’utilizzo delle risorse energetiche, riducendo costi e impatti ambientali.
L’intervento deve essere descritto tecnicamente, compresa la quantificazione dell’energia risparmiata attesa per l’anno di esercizio del sistema: quest’ultima corrisponde all’energia risparmiata quale effetto dell’incremento di efficienza delle macchine o dei componenti installati.
Come per la CAR, la ESCo viene incaricata al fine di predisporre il progetto a consuntivo e, previa convalida da parte del GSE, di gestirne finanziariamente la trattazione. In conclusione, si può dire che i Certificati Bianchi siano strumenti strategici per accelerare la transizione energetica in Italia, in quanto attivano e stimolano la sensibilità di tutti i settori industriali a promuovere interventi tecnologici volti all’incremento dell’efficienza dei sistemi di produzione. Con il giusto equilibrio tra innovazione, normative a supporto e semplificazione amministrativa, il 2025 può segnare una svolta verso un sistema energetico più sostenibile, capace di coniugare crescita economica e tutela ambientale.