Roma, 29 nov. (askanews) – Adesione “altissima” allo sciopero già nei primi turni di lavoro: oltre il 70% dei lavoratori ha incrociato le braccia in tutta Italia in occasione dello sciopero generale proclamato da Cgil e Uil contro la legge di bilancio. Una mobilitazione per aumentare salari e pensioni, finanziare sanità, istruzione e servizi pubblici, investire nelle politiche industriali. Lo riferisce una nota unitaria delle due organizzazioni sindacali.
Dai primi dati raccolti dalle confederazioni si toccano punte del 100% con numerose aziende ferme, come la Heineken di Taranto, Sammontana di Firenze, Citterio di Parma, Lagostina di Novara e Dana di Reggio Emilia. Si sono astenuti dal lavoro tutti gli addetti somministrati della Beko di Varese. “Altissima” la partecipazione in tutti i settori produttivi e in tutto il Paese: 85% alla Ferrarelle in Valle Camonica, Lavazza di Vercelli, Acciaierie Beltrame Vicenza, nei punti vendita Coop e IperCoop della Liguria e alla Carrefour di Carugate (MI); 80% alla Siemens di Trento e Leonardo di Pomigliano d’Arco; 98% tra i somministrati della Lamborghini di Bologna; 90% all’Ikea di Genova, Pirelli di Settimo Torinese e Fincantieri di Castellammare di Stabia; 75% a Poltrona Frau di Macerata, Italcementi di Brescia e Fincantieri di Palermo; 95% alla Isab di Siracusa.
“Elevata” l’adesione anche nel settore della conoscenza, con tante scuole completamente chiuse nelle maggiori città italiane. “Grandissima” partecipazione alle 43 manifestazioni che si stanno svolgendo in tutta la penisola. Più di 50mila al corteo di Bologna con il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. E oltre 30mila a Napoli con il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri.