Roma, 29 nov. (askanews) – Sono 242 le persone rimaste uccise nei combattimenti in corso da tre giorni tra forze siriane e ribelli islamisti su diverse linee del fronte nelle campagne di Idlib e Aleppo, nel nord-ovest della Siria. Lo ha reso noto oggi l’Oservatorio siriano per i diritti umani, dopo che mercoledì scorso il gruppo jihadista Hayat Tahrir al-Sham (Hts) e le fazioni alleate hanno lanciato un attacco alle aree controllate dal governo, innescando “i combattimenti più violenti dal 2020”.
Secondo l’ong, i ribelli sarebbero a due chilometri dalla città di Aleppo, dove oggi un lancio di razzi ha causato la morte di almeno quattro studenti universitari.
“Il numero di combattenti uccisi durante l’operazione ‘Deterrence of Aggression’ in corso per il terzo giorno consecutivo è salito a 218”, ha dichiarato oggi l’ong, mentre le vittime civili sono 24. Le forze ribelli hanno registrato 135 morti, secondo l’Osservatorio, mentre tra i membri delle forze siriane e di quelle loro alleate si contano 83 morti.