Roma, 11 set. (askanews) – La ministra degli Esteri giapponese Yoko Kamikawa ha annunciato oggi la sua candidatura per diventare leader del Partito liberaldemocratico e, di conseguenza, il primo premier donna della storia nipponica. Lo segnala l’agenzia di stampa Kyodo.
Kamikawa, 71 anni, si è di fatto candidata all’ultimo giorno utile, perché solo oggi è riuscita a ottenere le firme dei 20 parlamentari necessari per presentare la candidatura. Il voto per per la presidenza del partito si terrà il 27 settembre.
“Non scappando mai di fronte a nessuna difficoltà, costruirò un nuovo Giappone”, ha dichiarato Kamikawa, che è parlamentare alla settima legislatura nella Camera dei rappresentanti e non si era mai presentata prima per la leadership.
La sua corsa, tuttavia, non appare facile nelle elezioni interne del partito più affollate della sua storia. L’annuncio del primo ministro Fumio Kishida che non intende concorrere a un nuovo mandato, a causa della crisi di consensi del partito indotta dallo scandalo dei fondi neri di cui si è assunto la responsabilità politica, ha di fatto reso contendibile la carica di primo ministro. Tra l’altro, in seguito allo scandalo, diverse fazioni interne (habatsu) si sono sciolte, rompendo tradizionali fedeltà personali.
Nel sistema politico giapponese, il leader del partito di maggioranza diventa in maniera quasi automatica anche il premier.
Il numero di candidati a questo punto è salito a nove. L’altra donna nel mazzo è Sanae Takaichi, 63 anni, ministra della Sicurezza economica, mentre Seiko Noda – ex ministra degli Interni – ha deciso di non presentare la candidatura e ha fatto il suo endorsement a favore del 43enne Shinjiro Koizumi, il figlio dell’ex premier Junichiro Koizumi, che appare nei sondaggi il favorito, seguito dall’ex primo ministro Shigeru Ishiba e dal ministro per il Digitale Taro Kono.