Missili dall’Iran alla Russia: Mosca e Teheran smentiscono. Kiev vuole via libera per colpire – askanews.it

Missili dall’Iran alla Russia: Mosca e Teheran smentiscono. Kiev vuole via libera per colpire

  Borrell (Ue): gli Stati decidono se Ucraina può usare le loro armi in territorio russo. Piani di pace di Scholz e Orban
Set 9, 2024
 

Roma, 9 set. (askanews) – La Cnn ha riferito, citando fonti, che l’Iran avrebbe trasferito missili balistici a corto raggio alla Russia per utilizzarli in operazioni militari in Ucraina. La smentita da Russia e Iran non è tardata ad arrivare. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto che tali informazioni non sempre corrispondono alla realtà: “Abbiamo visto questi resoconti, non sempre tali informazioni corrispondono alla realtà. L’Iran è un nostro importante partner, stiamo sviluppando le nostre relazioni commerciali ed economiche, stiamo sviluppando la nostra cooperazione e il dialogo in tutte le aree possibili, comprese le aree più sensibili. E continueremo a farlo nell’interesse dei popoli dei nostri due paesi”, ha detto Peskov, citato dalle agenzie russe.

“Respingiamo categoricamente le affermazioni secondo cui l’Iran avrebbe avuto un ruolo nell’esportazione di armi verso una qualsiasi delle parti in conflitto” in Ucraina. Così il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanani alla sua conferenza settimanale.

Dal canto suo, Kiev rilancia la richiesta del via libera per colpire in territorio russo. Andry Yermak, capo dell’ufficio presidenziale ucraino ha affermato oggi che i Paesi partner occidentali devono consentire all’Ucraina di utilizzare le armi da loro fornite per colpire depositi militari all’interno della Russia a causa dei forti sospetti che l’Iran abbia fornito missili balistici per lo sforzo bellico del Cremlino.

I Paesi occidentali che sostengono l’Ucraina nella guerra hanno esitato a lasciare che i suoi militari colpissero obiettivi sul suolo russo, temendo che potessero essere risucchiati nel più grande conflitto europeo dalla seconda guerra mondiale, ma il capo dell’ufficio presidenziale ucraino ha affermato che “protezione non è escalation”. “In risposta alla fornitura di missili balistici alla Russia, l’Ucraina deve poter distruggere i depositi che immagazzinano questi missili con armi occidentali per evitare il terrorismo”, ha detto ancora Andrii Yermak sul suo canale Telegram Intanto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell, ha ribadito che le scelte sull’autorizzazione all’uso in Russia delle armi cedute all’Ucraina sono “degli Stati”. Intervistato da La Stampa, dopo aver perorato la causa di Kiev al Forum Ambrosetti di Cernobbio, ricevendo critiche da parte di un pezzo della politica italiana, Borrell ha sottolineato: “Non voglio certo interferire nelle posizioni politiche nazionali. Sono gli Stati a prendere le loro decisioni. La posizione da tenere è una questione nazionale, ma dell’Ucraina abbiamo parlato al Consiglio europeo per la Difesa e gli Stati hanno preso una decisione. Ognuno aveva la propria sensibilità, alcuni erano sensibili alle richieste di Kiev, altri meno, altri ancora erano d’accordo e hanno autorizzato le operazioni dell’Ucraina, e c’è anche qualcuno che potrebbe aver dato il suo via libera in modo riservato, non lo so. Ribadisco: io ho espresso soltanto la mia opinione dopo aver sentito il presidente Volodymyr Zelensky. Le scelte sono degli Stati”.

Nel frattempo, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha chiesto che gli sforzi diplomatici siano intensificati per raggiungere la pace in Ucraina “più rapidamente”, mentre la guerra contro la Russia è ormai al suo terzo anno. “Credo che ora sia il momento di discutere su come uscire da questa situazione di guerra e raggiungere la pace più rapidamente”, ha detto Scholz in un’intervista all’emittente pubblica ZDF ieri, aggiungendo che la Russia dovrebbe partecipare al prossimo vertice di pace per porre fine alla guerra. La Russia è a conoscenza delle notizie secondo cui il cancelliere tedesco Olaf Scholz starebbe preparando un piano per la soluzione della guerra in Ucraina, ma non ne conosce i dettagli, ha risposto oggi il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalle agenzie russe.

Il piano di Scholz non sembra essere il solo sul tavolo, il primo ministro ungherese Viktor Orban ha annunciato un nuovo evento “speciale” in arrivo a settembre nell’ambito della sua iniziativa di pace in Ucraina, ha riferito oggi l’emittente ungherese ATV. A un evento nella città ungherese di Kotcse, Orban ha affermato che la sua missione di pace in Ucraina continua, sottintendendo che ci sarebbe stato un evento “speciale” rilevante a settembre. Tuttavia, il capo del governo ungherese non ha condiviso dettagli particolari sulle sue intenzioni.