Roma, 7 ago. (askanews) – Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha deliberato di impugnare la legge della Regione Sardegna (n. 5 del 03/07/2024, recante “Misure urgenti per la salvaguardia del paesaggio e dei beni paesaggistici e ambientali”), “in quanto talune disposizioni in materia di energia da fonti rinnovabili, eccedendo dalle competenze statutarie e ponendosi in contrasto con la normativa statale ed europea”, violano la Costituzione. Lo riporta il comunicato diffuso al termine del Consiglio dei ministro.
Il governo ha anche deliberato la richiesta alla Corte costituzionale di sospensione, in via cautelare, l’articolo 3 della legge regionale impugnata.
La legge regionale in questione, approvata dalla Sardegna lo scorso 3 luglio, introduce una moratoria di 180 giorni sulle autorizzazioni per la realizzazione degli impianti rinnovabili. La legge appare contro quanto previsto dal decreto cosiddetto Aree idonee del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, guidato da Gilberto Pichetto Fratin, del 2 luglio 2024 che ha fissato i criteri per le aree idonee e concesso 180 giorni di tempo alle Regioni per individuarle.