Roma, 23 Lug. (askanews) – Una nuova formula nel settore immobiliare. Si chiama Open House la modalità che, mutuata dagli Stati Uniti, approda in Italia. Ad introdurla nel suo contesto, Massimiliano Pietrolati che, nonostante la sua giovane età, ha deciso di adottarla con risultati interessanti: “Gestisco due agenzie Casepoint -spiega. Entrambe a Roma, la prima a Monteverde e la seconda a Valcanneto, lungo il litorale Nord. Si tratta di un metodo decisamente innovativo che permette innanzitutto di accelerare i tempi della vendita. Se di media una casa si vende in 114 giorni, con Open House i giorni diventano addirittura 32. Una riduzione sensibile che dimostra come l’idea sia decisamente funzionale. Ma i vantaggi non si fermano qui”.
Ogni sabato mattina, dunque, si fissa una sorta di appuntamento collettivo, pubblicizzato a dovere, dove chi si prenota o anche chi non lo fa visita l’immobile in vendita: “Si tratta -sottolinea Pietrolati- di un momento importante dove tutti possono visitare i locali che sono peraltro allestiti in un modo ben preciso. Con la consulenza di professionisti del settore, cerchiamo di rendere neutri gli ambienti con l’obiettivo di dare l’effettiva percezione degli spazi. Proviamo insomma a rendere meno personali, lavorando sullo stile persino sui colori da usare. In gergo, si chiama Home Staging, un allestimento che intende appunto attrarre il maggior numero possibile di potenziali clienti e che viene valorizzato da un servizio fotografico altamente professionale”.
Open House e Home Staging per rendere dunque moderne le vendite degli immobili: “Un metodo semplice ma estremamente efficace -afferma Pietrolati – che crea vantaggi sui tempi di conclusione dell’affare ma anche su una migliore gestione quotidiana di acquirenti e proprietari di casa. Al termine dell’appuntamento collettivo, arrivano poi almeno tre proposte che il venditore può valutare serenamente e scegliere quella che ritiene migliore. Dalla mia esperienza inoltre visitare un appartamento insieme ad altre persone crea quella sorta di competizione che, alla fine, permette di lavorare sull’effetto wow e quindi di facilitare ancor di più la compravendita. Un win-win che appaga tutti”.