Appennino Bike tour, alla scoperta dell’Italia che non t’aspetti – askanews.it

Appennino Bike tour, alla scoperta dell’Italia che non t’aspetti

3.100 km in 44 tappe per rilanciare l’economia dei piccoli comuni
Apr 9, 2024
Milano, (askanews) – Sarà completata entro il mese di aprile la segnaletica da nord a sud dell’Appennino Bike tour, il più lungo percorso cicloturistico italiano, ideato per rilanciare l’economia di tanti piccoli comuni italiani e le aree colpite dal sisma del 2016. Entro il 2025 verrà completata anche la segnaletica nel percorso inverso, da sud verso nord. Ne parla Sebastiano Venneri, responsabile turismo di Legambiente e autore della guida Appennino Bike tour, edizioni Mondadori, con prefazione di Francesco Guccini.

“Appennino Bike Tour è un percorso di 3100 km diviso in 44 tappe, dalla Liguria, dove nascono gli Appennini alla Bocchetta di Altare giù fino alle Madonie in provincia di Palermo – spiega Venneri – Percorre 16 regioni, incrociando 56 aree protette, centinaia di comuni, piccoli Borghi, aree archeologiche. Luoghi fantastici del nostro territorio uniti da un percorso che tocca solo stradine a bassa intensità di traffico. Sono pochissimi i chilometri di Statale. Su queste stradine è facile incontrare un’ape, un trattore, una piccola Panda, il piccolo ciclomotore, quindi si viaggia in relativa sicurezza”. In tutte le 44 tappe sono presenti aree di sosta e ricarica per le bike con una piccola mini officina attrezzata per guasti di lieve entità. “E’ adatto a tutte le gambe – prosegue Venneri – perché grazie alle e-bike – che noi consigliamo vivamente -i territori come l’Appennino con forti pendenze sono diventati ciclabili e le persone che non erano cicliste sono diventati nuovi ciclisti grazie all’aiuto che consente la pedalata assistita”. “Questo tipo di proposta turistica – conclude l’esponente di Legambiente – è nata all’indomani del terremoto del 2016 che ha colpito le aree interne del nostro paese, soprattutto Marche Umbria e Lazio, e quindi è stato pensato proprio per dare spinta, vitalità, possibilità di sviluppo di piccole microeconomia alle aree interne del nostro paese”.