Trieste, 2 feb. (askanews) – “Quest’accordo rientra nel percorso iniziato due anni fa che punta al forte potenziamento del comparto delle Scienze della vita e della ricerca scientifica in Friuli Venezia Giulia. L’interesse di Novartis prima e ora di AstraZeneca per il Friuli Venezia Giulia testimoniano quanto la nostra regione possa essere attrattiva. La ‘Life science’ rappresenta un fondamentale pilastro non solo di salute pubblica ma anche di competitività economica e sicurezza nazionale. Nei prossimi anni, i territori dovranno competere per attrarre significativi investimenti in tale settore. In questo ambito si inserisce il protocollo d’intesa che firmiamo oggi, grazie al quale avvieremo una collaborazione finalizzata allo sviluppo di un ecosistema regionale della ricerca e dell’innovazione nei settori delle scienze della vita”.
È quanto detto dal governatore del Friuli Venezia Giulia poco prima della firma del protocollo di collaborazione tra la Regione e il colosso biofarmaceutico AstraZeneca, rappresentato dal suo country president e amministratore delegato Claudio Longo, alla presenza degli assessori regionali alla Salute, Riccardo Riccardi e al Lavoro e ricerca Alessia Rosolen. “Da un lato, la presenza di questo tipo di realtà assicura la crescita del know-how necessario ad anticipare i bisogni della popolazione e programmare gli investimenti in ambito sociosanitario – ha proseguito il governatore Fedriga -.
Dall’altro si creano grandi opportunità per le piccole imprese e le startup che possono collaborare con aziende di dimensione globali, favorendo la crescita dell’intero settore della ricerca, in particolare per quanto attiene alle scienze della vita. Un ambito che sta dando frutti importanti, come dimostra la recente ricerca di Ernst&Young, dalla quale emerge come il Friuli Venezia Giulia sia in controtendenza rispetto al trend nazionale per gli investimenti sulle start up, posizionandosi al primo posto a livello nazionale come crescita percentuale (+118%) e superando in termini di valore assoluto altre regioni molto più popolose. Oggi siamo fortemente attrattive e dobbiamo continuare a costruire questo percorso”. (Segue)