Napoli, 18 gen. (askanews) – “La riforma ha dato buona prova di sé in questi vent’anni dove è successo di tutto. Dalla crisi economica del 2008 a quelle più recenti, gli istituti introdotti hanno avuto una buona tenuta dimostrando una verità fondamentale: la regola in diritto commerciale non è una pura sovrastruttura ma serve ad orientare il mercato. Quest’ultimo ha le sue dinamiche, ma se può disporre di regole agili, proattive e flessibili, l’intero sistema economico funziona meglio. E questo obiettivo lo abbiamo centrato”. Sono le parole di Michele Vietti, professore straordinario all’Università Lumsa di Roma, autore della riforma del diritto societario del 2003, intervenuto nel corso del convegno ‘Le società di capitali a vent’anni dalla riforma Vietti’ promosso dall’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Napoli.
“Con la riforma più che semplificare abbiamo modernizzato, traendo spunti da altri ordinamenti europei e anglosassoni con sistemi di governance alternativi e offrendo una pluralità di strumenti giuridici in nome dell’autonomia dell’imprenditore che è il miglior giudice della loro utilità. La riforma – ha aggiunto Vietti – ha scommesso anche sui professionisti perché sono i consulenti dell’imprenditore e lo aiutano ad orientarsi tra le diverse opportunità che le regole offrono per poter far meglio il proprio mestiere”.
Ha introdotto i lavori, dell’incontro Eraldo Turi, presidente dell’Odcec Napoli. “E’ stata una riforma che ha fatto epoca – ha detto Turu – Il decreto lgs 6/2003 ha innovato, modificato e costruito tutto il nuovo diritto commerciale che era rimasto fermo al codice del 1942. Nuove norme aggiornate al nuovo tessuto sociale e imprenditoriale. Sicuramente ci sono delle ulteriori innovazioni ed integrazioni ma ciò che è stato fatto offre già un ottimo risultato per ciò che riguarda il diritto societario. Pensiamo ad esempio alle srl, che sono le società più diffuse nell’ambito imprenditoriale con la caratteristica peculiare di attestare le loro regole alle realtà degli imprenditori e delle loro aziende o società”.
All’incontro, moderato da Nicola Rocco di Torrepadula, ordinario dell’Università di Salerno, sono intervenuti anche Fabio Cecere e Roberto Coscia, consiglieri delegati dell’Odcec Napoli.
Le relazioni sono state affidate a Massimo De Andreis, direttore generale di SRM e Presidente dell’Associazione italiana economisti d’impresa; Luigi Abete, consigliere Ia Sezione Civile Corte di Cassazione; Amedeo Bassi della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Napoli;L Carlo Fiorentino, vice presidente Commissione diritto societario Odcec Napoli. (nella foto, da sinistra: Fabio Cecere, Eraldo Turi, Michele Vietti, e Nicola Rocco di Torrepadula)