Milano, 5 dic. (askanews) – L’Aeronautica Militare partecipa al New Space Economy European Expoforum (NSE), evento che, fino al 7 dicembre, alla Fiera di Roma, interesserà i principali attori del settore spaziale coinvolti nello sviluppo di capacità umane, tecnologiche e industriali, abilitanti a livello nazionale e internazionale.
Con il patrocinio, tra gli altri, del Ministero della Difesa, il NSE è l’occasione, per l’Aeronautica Militare, di contribuire attivamente al dibattito, mettendo a disposizione dei partecipanti le proprie competenze sviluppate svolgendo il ruolo di catalizzatore delle attività relative al volo umano nello Spazio, in cui opera essendo la naturale estensione del dominio aerospaziale.
Oltre alla partecipazione di esponenti di riferimento della Forza Armata, come il Gen. B. A. Roberto Vittori, Capo Ufficio Generale dello Spazio e astronauta ESA (Agenzia Spaziale Europea), alle tavole rotonde organizzate nell’ambito della conferenza scientifica, l’Aeronautica Militare è presente con un proprio stand.
Grazie a realtà virtuale e simulatori, e all’organizzazione di brevi conferenze indirizzate principalmente a giovani studenti e studentesse, il personale dell’Arma Azzurra racconta le professionalità e le tecnologie che fanno dell’Aeronautica Militare un attore di primo piano nelle operazioni spaziali.
La maggior parte degli astronauti italiani, infatti, proviene dai suoi ranghi, compreso il Col. Walter Villadei, membro della missione commerciale Ax-3 che raggiungerà la Stazione Spaziale Internazionale nel 2024 e il Cap. Andrea Patassa, pilota sperimentatore dell’Aeronautica Militare che, proprio al NSE, avrà l’occasione di condividere i percorsi personale e professionale che lo hanno condotto a essere selezionato quale membro della Riserva degli astronauti dell’ESA.
Nell’ambito delle attività di responsabilità della Forza Armata, viene fatto un focus sullo Space Weather o Meteorologia dello Spazio: la disciplina che studia i fenomeni fisici, principalmente di origine solare, in grado di generare impatti significativi sugli equipaggi e sui sistemi tecnologici in orbita. Questa è solo una delle professionalità formate dall’Aeronautica Militare in ambito spaziale, essendo chiamata a operare in contesti molto diversificati, in Italia e all’estero, con competenza e specificità.
I profili sempre più richiesti, che riguardano quindi anche le nuove leve che vorranno avvicinarsi a questo mondo, riguardano il volo, l’ingegneria, la medicina, l’informatica e l’intelligenza artificiale, il cyber spazio, l’area legale, amministrativa e molti altri settori, per cui analizzare insieme percorsi formativi e gli sviluppi di carriera che l’Aeronautica Militare è in grado di offrire.
Facendo un tuffo nella storia, al NSE viene anche presentato il libro “L’Aeronautica Militare e il programma San Marco”, scritto dal giornalista Giovanni Caprara e parte della collana editoriale dedicata al Centenario della Forza Armata, le cui celebrazioni stanno per concludersi con il 2023 lasciando spazio, nel 2024, al quelle per i Sessant’anni del programma San Marco grazie al quale, il 16 dicembre del 1964, l’Italia lanciò in orbita un proprio satellite, il San Marco-1; impresa che rese il nostro Paese la terza nazione nella Storia a lanciare, autonomamente, un satellite nello Spazio dopo Stati Uniti e Unione Sovietica.