Roma, 5 dic. (askanews) – In migliaia sono venuti a dare l’ultimo saluto a Giulia Cecchettin, la studentessa 22enne vittima di femminicidio, ai funerali che si sono svolti nella basilica di Santa Giustina a Padova. Tra loro Marco Porazzini, residente a Siena, che ha commentato ad Afp: “Mi ha sconvolto parecchio, perché vedere morire una ragazza molto giovane che aveva la vita davanti a sé è una cosa molto, molto brutta”.
Per Gianna Torresin, residente nel quartiere Arcella a Padova, “l’atrocità con cui è morta, da donna, è stata una cosa che non può lasciare indifferenti, è troppo forte come è morta, è una cosa che rimarrà scolpita nei nostri cuori, soprattutto nei cuori delle mamme, delle nonne, delle donne. L’atrocità con cui è morta questa ragazza, è come aver perso una nipote, una figlia”.
“É una ragazza che mi sembra quasi di conoscere – afferma Paolo Gallinaro, residente a Montemerlo (Padova) – ha un viso di qualche mia cliente, di qualche figlia di una mia cliente. Mi ha fatto veramente pena e ho sentito l’urgenza di venire. Mi sono alzato stamattina alle 5 per venire, per trovare il posto”.
Ambra Tomasello, residente a Vigodarzere e studentessa 18enne: “Secondo me aveva tanta bontà e vedeva il buono delle persone. Perché già il fatto di uscire con una persona che manifesta problemi comportamentali, secondo me lasciarla andare era la cosa più facile, mentre lei ha avuto tanto amore e si preoccupava molto per lui, da quello che ho capito”.