Roma, 14 nov. (askanews) – E’ partita da Tel Aviv la marcia dei parenti degli ostaggi nella mani da Hamas per raggiungere a piedi l’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Gerusalemme. Un’iniziativa per sollecitare il governo ad agire per il loro rilascio e chiedere un confronto per capire come mai non sia ancora stato raggiunto un accordo.
Secondo l’esercito israeliano sono 240 le persone ancora in ostaggio, dall’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso, e tra loro ci sarebbero almeno 30 bambini. Il primo ministro Netanyahu finora ha insistito che non ci sarà un cessate il fuoco più ampio fino al rilascio degli ostaggi, ma il Qatar sta mediando i colloqui e anche il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si è detto “fiducioso” su questa possibilità.
Un portavoce dell’ala militare di Hamas ha dichiarato che un possibile accordo comporterebbe il rilascio di 100 ostaggi israeliani in cambio di 200 bambini palestinesi e 75 donne detenuti nelle prigioni israeliane.