Venezia, 18 ott. (askanews) – Banca Ifis ha accolto l’appello del sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, per restaurare il murales “Il Bambino migrante” realizzato da Banksy a Venezia. “La cultura – ha detto ha dichiarato Ernesto Furstenberg Fassio, presidente di Banca Ifis – è in grado di unire passato e futuro, creando un ponte che vive nel nostro presente. Questo ponte su Banksy, oggi, lo mettiamo noi di Banca Ifis. L’intervento di conservazione e di restauro di un’opera d’arte pubblica, così importante a livello mondiale, diventa ancor più importante per la conservazione del contenuto di comunicazione che l’artista vuole veicolare attraverso la propria opera d’arte. Così come Banksy ha creato un linguaggio nuovo che arriva dritto al cuore e alla mente dei ragazzi e di tutti noi, con metafore sul mondo in cui viviamo che sono forti e spiazzanti, attraverso l’espressione di questa arte straordinaria su suolo pubblico, noi abbiamo la responsabilità nella collaborazione tra istituzioni pubbliche e private di conservare arte e cultura a Venezia”.
“Il Bambino migrante” è una delle due sole opere di Bansky presente in Italia ed è stato realizzato dall’artista su una parete nelle vicinanze di Campo San Pantalon nel Sestiere Dorsoduro a Venezia, nella notte tra l’8 e il 9 maggio 2019. Il murales dell’artista inglese, uno dei maggiori esponenti della street art, si sta deteriorando per l’umidità, l’acqua alta e la salsedine. Condizioni che è probabile, data la sua pratica, che l’artista avesse previsto e considerato strutturali per la sua opera, ma il ministero della Cultura ritiene di avere titolo per intervenire.
Per Banca Ifis il restauro del murales di Banksy a Venezia è una delle molte iniziative a sostegno del mondo dell’arte e della cultura che per la banca sono due dei pilastri di Kaleidos, il Social Impact Lab fortemente voluto dallo stesso Fassio, per sviluppare iniziative a elevato impatto sociale in tre aree: comunità inclusive, per sostenere la crescita collettiva e la valorizzazione della diversità; cultura e territorio, per investire nella cultura come driver di sviluppo sostenibile e di inclusione; benessere delle persone, per sensibilizzare verso i temi della salute e della ricerca scientifica. Un progetto che prevede un piano di investimenti di 6 milioni di euro nel triennio 2022-24 e che ha già visto realizzate 25 iniziative sociali.