Marrakech, 14 ott. (askanews) – Quest’anno l’America latina frenerà la sua crescita economica al 2,2% dopo la ripresa dalla pandemiache aveva visto registrare un +4,1% nel 2022, a causa del rallentamento in corso nella maggior parte del mondo. Lo prevede il Fondo Monetario Internazionale specificando che l’inflazione generale della regione, escluse Argentina e Venezuela, passerà al 5% nel 2023 e al 3,6% nel 2024, rispetto al 7,8% del 2022.
“L’America Latina ha dovuto far fronte ai recenti shock globali e si registra un forte declino nel 2022 e nel 2023, ma la crescita è debilitante”, ha indicato in una comunicazione il direttore del Dipartimento dell’emisfero occidentale del Fondo monetario internazionale (FMI), Rodrigo Valdés. E questo è dovuto all’indebolimento della domanda esterna ed interna, da parte dei giovani, e ad altri effetti dell’apprezzamento delle monete in altri paesi.
A livello regionale, i principali rischi riguardano l’inflazione e le tensioni sociali, oltre agli sviluppi del clima, che risente delle basse e medie temperature in tutta l’America Centrale e nei Caraibi. Il Fondo avverte inoltre del possibile impatto che potrebbe provocare il fenomeno meteorologico El Niño nella regione, dove “potrebbe incidere negativamente sull’attività economica”.